L’ opinione di Cecilia Piscioneri sulla povertà della Calabria

L’ opinione di Cecilia Piscioneri sulla povertà della Calabria

Riceviamo da Ceciclia Piscioneri e pubblichiamo nella rubrica “Dillo alla Ciavula:

Dai dati emersi su SVEMAZ risulta che la Calabria è più povera della Grecia………..Io non sono nè una storica nè una economista sono una persona comune che s’ interessa degli avvenimenti attuali con un occhio di riguardo al passato. Ma sono anche una persona che s’ indigna fortemente quando la mia terra e la e la mia gente, sono schiaffeggiate spudoratamente da politici che osano spifferare sentenze poco felici, sentenze di basso livello degne solo di chi le pronuncia…………

Personalmente penso che il sud e tutte le terre del sud del mondo non sono povere ma le hanno rese povere……

Ogni nazione, ogni stato, ogni regione ha le sue risorse……..le sue ricchezze…..

Prendiamo in considerazione il nostro sud e la nostra Calabria in particolare…………………

La Calabria ha avuto un periodo di gloria con le famose ferriere di Mongiana, producevano ferro che veniva esportato anche in Germania e poi trasformato in acciaio; esisteva un fiorente artigianato, tra cui opifici per la lavorazione della seta, opifici per la tessitura dell’ “ARBASCIO” un panno di lana ricavato da lane dozzinali, altre manifatture artigianali, lungo è l’ elenco da citare……

In una parola la terra calabra non è povera………..Ma l’ ha resa povera prima di tutto l’ emigrazione ………I nostri paesi si sono dissanguati, impoveriti dopo il flusso migratorio, si partiva, si ritornava, si ripartiva, cosi furono abbandonate le terre, furono abbandonati i lavori artigianali..fu abbandonato tutto. Il sud e la Calabria sono terre di agrumeti e di uliveti…….Un tempo gli agrumi erano una risorsa economica per i possidenti agrumari e lo stesso per quelli oleari. Grazie all’ esportazione dall’ estero tutto andò a catafascio.Dopo la carenza di braccia-lavoro sono iniziate le migrazioni delle menti calabresi al nord, al centro ed anche all’ estero……I giovani calabresi sono distribuiti in tutti i settori lavorativi, ci sono anche eccellenti scienziati………….. i nostri paesi sono vuoti, sono abitati dalla maggior parte da persone anziane, le nostre scuole sono ridotte a poche sezioni. I giovani partono, hanno poca nostalgia della loro terra perchè è stata la loro terra a mandarli via……………Ma anche il fatto che le distanze si sono accorciate con telefonini, pc e tablet e la comunicazione con le radici sono più immediate.

Il problema del sud non è ” UN PIAGNISTEO” è un dato di fatto molto triste, grave e problematico..

Rimboccarsi le maniche su che cosa?

Il sud non è povero, lo ripeto fino alla noia, il sud è impoverito grazie a una politica: CIECA, SORDA, MIOPE, OTTUSA, Imbevuta di boria, gonfia di misero provincialismo e soprattutto tronfia di superiorità………Il guaio dei nostri politici è di essersi accodati ai governi centrali, si sono accomodati come l’ ultima ruota del carro da cavalieri serventi……….Il guaio della gente del sud: s ‘è lasciata.invischiare, coinvolgere, cullare dall’ assistenzialismo. La politica nostrana non ha saputo investire nelle ricche risorse, non ha saputo sfruttare in meglio le risorse, non ha saputo arrestare l’ emorragia migratoria, non ha saputo frenare il concetto di vergognosa assistenza e sudditanza ai politici centrali. Una politica che non sa creare posti di lavoro, che non sa dare impulso innovativo alla propria regione, che politica è……………Se i dati non sono allettanti lo dobbiamo: “GRAZIE” alla nostra politica………..

CATEGORIES
TAGS
Share This