La grande idea de “I Tamburi di San Rocco”

La grande idea de “I Tamburi di San Rocco”

Quest’anno, il Festival di percussioni “I Tamburi di San Rocco” vivrà la sua terza edizione ed offrirà un cartellone di appuntamenti assai vario e di ottima qualità.

Un convegno d’apertura per “scoprire” l’essenza del suono (dei suoni) di San Rocco a Gioiosa Jonica. Gruppi musicali provenienti da varie regioni italiane e anche dal Senegal. Un premio di “percussion contest” per giovani percussionisti intitolato alla memoria di Franco Lucà – grande intellettuale ed animatore di musica popolare, originario di Gioiosa Jonica ma torinese d’adozione. Un progetto vero e proprio, in definitiva, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e sapientemente diretto dal chitarrista Francesco Loccisano.

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L’obiettivo, evidente, è quello di salire di livello anno dopo anno ed edizione dopo edizione, costruendo un grande evento che è certamente collegato alla festa patronale di San Rocco ma che vuole godere anche di una propria autonomia organizzativa e strategica.

“I Tamburi di San Rocco” sono una dimostrazione plastica e concreta di cosa vuol dire promuovere politiche culturali a livello comunale. L’Amministrazione guidata dal Sindaco Fuda ha sempre rivendicato questo obiettivo programmatico, ovvero costruire una rassegna di percussioni in grado di collegarsi proficuamente alla tradizione dei tamburi di San Rocco e di ritagliarsi uno spazio importante nell’offerta musical-culturale dell’intero comprensorio.

In tal senso, l’amministrazione comunale non ha esitato ad assumere un ruolo di protagonismo attivo, eliminando il contributo diretto al Comitato “Festa di San Rocco” e finanziando in prima persona le tre serate del Festival di percussioni. Ora, naturalmente, si attende che anche Provincia e Regione garantiscano il proprio contributo: abbiamo già scritto dell’ingiustizia e della miopia di tanti finanziamenti estivi (leggi QUI), sarebbe il caso di cominciare a correggere il tiro.

Festival "i tamburi di San Rocco" - immagine

Una scelta di politica culturale, forte e chiara, per l’appunto. Che si incastra perfettamente in un patrimonio di tradizione popolare e in un sedimento antropologico che sono tipicamente gioiosani: non si rincorre e non si emula alcuna rassegna musicale già affermata in altre comunità, si progetta e si organizza una manifestazione nuova, con tratti assolutamente originali, collegata idealmente e funzionalmente con le risorse già presenti in loco.

Con “Gustando il Borgo” al lunedì e al martedì, “I Tamburi di San Rocco” nelle tre serate centrali, la serata bandistica al sabato e i botti finali di domenica, si va prefigurando quella “settimana grande” di San Rocco nella quale fare di Gioiosa Jonica il centro dell’intera Locride. Anche così, a nostro modo di vedere, si programma lo sviluppo e il successo di una comunità.

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