Isidoro Napoli scrive a Salvatore Fuda sull’accoglienza

Isidoro Napoli scrive a Salvatore Fuda sull’accoglienza

“Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti…” (A. Gramsci)

fuda

Egr. Sindaco Fuda
Caro Salvatore
Avrei potuto risolvere la questione che ha visto nuovamente la tua Comunità al centro dell’attenzione per una scaramuccia all’interno del gruppo di migranti che ospitate col progetto SPRAR, con un messaggio di solidarietà oppure con un “mi piace” su uno dei tanti post che si possono leggere sui numerosi social nw.
Ma sarei rientrato inequivocabilmente nella categoria degli “indifferenti”, per i quali Gramsci ha scritto quelle parole di fuoco.
Faccio invece autocritica. Non ho fatto tutto quello che potevo fare su un tema che interpella le coscienze di ognuno di noi. Noi Cittadini. Ma soprattutto, noi che abbiamo accettato un compito così onorevole, di Amministrare la Cosa Pubblica.
Amministrare una Comunità significa tante cose. Significa prendere provvedimenti che corrispondono alle attese dei Cittadini. Ma significa anche assumere decisioni e prendere provvedimenti impopolari, che contrastano con quelle attese.
Una delle più gravi malattie della Politica contemporanea è di non sapersi confrontare con i problemi pensando al bene comune, piuttosto che agli interessi di singoli o di gruppi.
Di non riuscire a pensare alle future generazioni ma all’immediato vantaggio. Al massimo, la visione più lunga arriva alla prossima tornata elettorale.
La preoccupazione di conservare o meglio aumentare il proprio consenso elettorale, spinge a fare più quello che appare più gradito alla pubblica opinione piuttosto che quello che si pensa possa essere più giusto.
Certo la Democrazia è consenso. Governare però non vuol dire andare dietro alle emozioni del momento. Governare significa, a mio avviso, scegliere la soluzione che si ritiene più giusta, facendo tutto ciò che è possibile fare per dimostrare che è la più giusta, e costruendolo, passo dopo passo, il consenso.
Abbiamo vissuto gli ultimi venti anni nei quali sembrava di stare in uno spot pubblicitario permanentemente. Si lisciava il pelo all’opinione pubblica strizzando l’occhio anche alle pulsioni più bieche, pur di ottenere qualche punto percentuale in più. Speravamo che quegli anni fossero ormai archiviati ed alle nostre spalle, se non chè, con un cinismo che non ha paragoni, i “nuovi” governanti da questo punto di vista, hanno superato i maestri del passato, comportandosi come una azienda che deve vendere il proprio prodotto ed utilizzando le più trite tecniche del marketing piuttosto che la dialettica e le argomentazioni della politica.
Voi avete scelto di Amministrare tenendo conto del bisogno di accoglienza e di aiuto che esseri Umani avevano ed hanno, e non dell’interesse immediato di evitare un “problema”. E ‘ questa la Politica con la P maiuscola come io la intendo e per la quale ho accettato di mettermi in gioco uscendo dal più comodo guscio dell’”indifferenza”.
Anche perchè, a guidare il raggruppamento col quale abbiamo ricevuto il mandato di guidare l’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa, c’è D. Vestito.
Col quale abbiamo, nel corso di questi due anni, verificato una totale identità di vedute sui valori fondamentali : la devozione assoluta ai principi contenuti nella Carta Costituzionale. Dove solidarietà ed eguaglianza sono i cardini attorno a cui si sviluppa l’intero impianto Costituzionale.
Abbiamo affrontato più volte col Sindaco e con gli altri Amici della Compagine governativa, il problema dei Rifugiati e dei profughi. E tutte le volte abbiamo condiviso l’analisi del problema. Con concretezza abbiamo valutato le difficoltà e le criticità che stanno intorno all’accoglienza dei migranti. Senza però, ancora, definire il nostro approccio a questo tema.
È giunto, io credo, il momento di assumere come Amministrazione Comunale, un comportamento coerente. Che non significa che domani mattina si assumeranno decisioni. Significa che da oggi si aprirà una fase di coinvolgimento dei Cittadini, delle Associazioni, della Parrocchia e di tutte le forme singole ed associate esistenti sul territorio di Marina di Gioiosa Ionica che portino questa Comunità ad assumersi le proprie responsabilità Umane più che Politiche, di fronte al dramma che coinvolge migliaia e migliaia di esseri Umani tra i quali centinaia di Bambini.

Con rinnovata stima Isidoro Napoli

CATEGORIES
TAGS
Share This