Il disastro del campetto di Focà

Il disastro del campetto di Focà

Abbiamo un problema culturale (uno solo?).

A Caulonia si realizzano opere pubbliche che poi vengono distrutte senza pietà dall’inciviltà di qualcuno.

Così mentre in altri luoghi dopo avere costruito un’opera possono investire risorse per costruirne un’altra e poi un’altra ancora a Caulonia bisogna sempre provvedere a rattoppare le opere che vengono danneggiate.

E le stesse istituzioni non si preoccupano della manutenzione, come se lo scopo di un comune fosse solo quello di realizzare delle opere per poi consegnarle all’incuria e al degrado.

Ne è esempio concreto il campo di calcetto di Focà, consegnato allo sfascio più totale.

Le reti perimetrali sono un colabrodo, per ogni azione di gioco bisogna correre in strada a rincorrere il pallone prima che arrivi a Caulonia Marina, le reti delle porte sono state tagliate dalle mani di qualche stronzo, non si può giocare oltre il tramonto perchè il quadro elettrico è distrutto, un tubo dell’acqua che perde allaga continuamente una parte di campo, piante di ogni genere sono cresciute DENTRO al campo così che i calciatori rincorrendo il pallone rischiano di schiantarsi contro arbusti vari, l’erbetta sintetica è ormai stata totalmente consumata da anni, si gioca sulla pura sabbia…

Una situazione scandalosa per un campo che poteva essere un fiore all’occhiello per la frazione di Focà, servendo anche l’utenza sportiva di Caulonia marina e che invece è diventato un luogo di degrado.

Abbiamo bisogno di strutture pubbliche gratuite, dove si possa praticare liberamente lo sport. Quella di Focà era una di queste. Adesso è solo uno schifo.

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