A scoprire il corso musicale di Mammola

A scoprire il corso musicale di Mammola

DIAMOCI UN LA:
INTERVISTA A INSEGNANTI E ALUNNI DEL CORSO MUSICALE DI MAMMOLA

Siamo abituati – o ci hanno abituato –  ad un mondo che corre veloce, fatto di gente e parole che corrono, percorsi che si evolvono, storie e linguaggi che si intrecciano. Ma ci sono cose che rimangono immutate nel tempo, capaci di plasmare popoli e culture in un linguaggio universalmente condiviso. La musica è una di queste: c’è musica in ognuno di noi e per ognuno di noi; c’è chi la musica la fa, chi la insegna, chi la organizza, chi la critica; c’è la musica per ogni genere e ci sono generi per ogni tipo di musica; c’è una melodia adatta ad ogni tempo e ci sono tempi e tempi per fare musica.

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E a chi vive per la musica e di musica nella Locride che oggi Ciavula rivolge la sua attenzione. All’interno dell’Istituto Comprensivo di Mammola-Marina di Gioiosa Ionica, nasce nel 2005 il corso a indirizzo musicale, collocato nel progetto complessivo di formazione voluto dal Ministero e che oggi interessa principalmente la scuola secondaria di primo grado di Mammola. Trovatami nel bel mezzo di note, strumenti e spartiti, incontro con grande piacere gli insegnanti attuatori del progetto, Callipari Antonio, Rao Pasquale, Carmelo Granuglia, Loredana Anghelone, con i quali mi intrattengo in una lunga chiacchierata.

Come nasce questo corso a indirizzo musicale? Nasce nel 2005 –afferma fiero Antonio Callipari- grazie all’input venutoci dal Ministero e al successivo appoggio della nostra dirigente Maddalena Laganà, permettendoci di mettere insieme obiettivi e ideali comuni che da sempre accompagnano la nostra professione di insegnanti di musica. Da quel momento abbiamo iniziato a lavorare sodo e siamo riusciti a dare vita ad una orchestra di giovani ragazzi, l’unica nella Locride che si esibisce in concerti che vanno aldilà di progetti e momenti scolastici. L’orchestra, precisamente, nasce nel 2009, iniziando dai primi piccoli concerti natalizi fino ad arrivare alla partecipazione a concorsi molto importanti e alla vittoria. Tra le tante partecipazioni – chiarisce – va ricordata quella al Concorso musicale europeo “Paolo Serrao”, tenutosi nella città di Filadelfia e nel quale la nostra orchestra ha vinto il primo premio su circa quaranta partecipanti. Ricordiamo, ancora, la partecipazione al “Concorso Zalex Arte&Regole” indetto a Locri, durante il quale la nostra orchestra si è aggiudicata il primo premio con un brano inedito sul rispetto delle regole e la salvaguardia dell’ambiente.

Quali esperienze hanno scandito e arricchito la crescita di questo corso? Con grande soddisfazione gli insegnanti ricordano la Settimana della musica, nata da un’idea della prof.ssa Daniela Adornato, coordinatrice e sostenitrice del Corso. L’impegno e la lungimiranza di insegnanti e alunni ha fatto sì che la settimana della Musica, indetta in tutta la Regione, si svolgesse proprio nel territorio di Mammola lo scorso Maggio, vantando la presenza di duemila partecipanti.

Per un’intera settimana –sostiene Pasquale Rao – dall’11 al 17 Maggio, sono state protagoniste sul territorio tutte le scuole a indirizzo musicale, provenienti da Caulonia, San Ferdinando, Reggio Calabria, e alcune grosse orchestre, come la Junior Band di Bagnara e Melicucco. Oltre all’esibizione delle scuole, la settimana è stata scandita dall’organizzazione di seminari sulla costruzione di antichi strumenti musicali, sulla partecipazione dei due cori di Mammola, “San Nicodemo” ed “Exultate Deo”, e sull’esibizione durante l’ultima serata del gruppo etnico “Popul’aria”. L’obiettivo – aggiunge – è stato quello di creare veri e propri momenti di aggregazione musicale e di interazione tra giovani, scuola e territorio a suon di musica.

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Come risponde, dunque, un territorio come Mammola alle vostre iniziative? Riscontrate qualche punto di debolezza all’interno del vostro progetto? Il territorio di Mammola risponde positivamente alle nostre iniziative, dall’attenta collaborazione del Comune a quella delle famiglie che, spesso, ci hanno fornito degli strumenti musicali da utilizzare in diverse occasioni. Certo, il nostro desiderio sarebbe quello di avere dei locali più attrezzati o, ancora meglio, una struttura che sia esclusivamente nostra per gestire al meglio le nostre attività.

Quale valore educativo attribuite alla musica? In Italia una disciplina come la nostra è spesso oggetto di molti pregiudizi: non tutti credono ai suoi benefici a livello cognitivo. Eppure – sottolineano i docenti – è scientificamente provato che la musica sviluppa entrambi gli emisferi celebrali. Inoltre, siamo fieri nel vedere come l’educazione musicale in molti casi ha invogliato i ragazzi a studiare le altre discipline, evitando così la bocciatura. Educativamente parlando, pensiamo che la musica permetta ai ragazzi di crescere meglio in quanto si presta ad assolvere ad alcune funzioni importantissime, quali quella linguistico-comunicativa, emotivo-affettiva, relazionale, critico-estetica. Insomma, invogliando i nostri alunni a frequentare i corsi di musica pomeridiana evitiamo che essi possano spendere il loro tempo altrove, diamo loro un’opportunità di crescita sulla scia di valori come la costanza e l’impegno.

Avete mai pensato a fare di questo corso un trampolino di lancio pe un futuro sbocco lavorativo? Certamente – conferma Carmelo Granuglia – e, infatti, molti alunni che hanno concluso questo primo ciclo di istruzione si sono iscritti al conservatorio o al Liceo musicale. Alcuni di loro sono rimasti legati al nostro corso e, seppure iscritti al Liceo, continuano a collaborare con noi durante il pomeriggio, approfondendo così il loro percorso di studi. E ci teniamo a dire che il tutto si svolge in forma completamente gratuita.

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Mentre chiacchiero con i docenti non posso non sentirmi attirata dai suoni che provengono dall’altra parte dell’atrio della scuola, sintomo dell’entusiasmo dei ragazzi che si accordano, giocano con qualche nota, desiderosi di iniziare le prove. Mi lascio prendere dallo stesso entusiasmo, dunque, e mi avvicino a loro curiosa di porgere qualche domanda.

Secondo Beethoven la musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e filosofia. Quindi, chiedo loro di darmi qualche aggettivo, parola, frase che viene subito in mente quando sentono parlare di musica: felicità, allegria, passione, amore, libertà, memoria –rispondono con estrema convinzione. A questo punto, decido di metterli alla prova chiedendogli di identificarsi con una nota o un accordo: il DO – rispondono alcuni – perché è la nota che sta alla base di tutto; tutte e sette le note –continuano altri- perché la musica è armonia di tutto con il tutto.

La mia giornata a Mammola tra le note si conclude, ma mi resta una citazione da fare che non viene da libri o grandi artisti: la musica è vita e la mia vita è amore per lei e per il mio strumento -è quanto il piccolo Gabriele urla dalle sue percussioni. Allora si, sarà proprio così, forse perché a Mammola c’è tutta un’altra musica.

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