Il parere dei 5 Stelle sul Consiglio Comunale

Il parere dei 5 Stelle sul Consiglio Comunale

Il parere dei 5 Stelle sul Consiglio Comunale.

Si è da poche ore concluso il Consiglio Comunale che aveva come ordine del giorno gli eventi fra il 31 Ottobre e il 2 Novembre, chiamati anche “tempesta di Halloween”.

Il filo conduttore è stato un universale “VOLEMOSE BBENE”.

Tutti hanno ringraziato tutti, pure il gatto che ha deciso di non farla per strada quel giorno. Frasi di autocelebrazione si sono sprecate. Lo scarica barile e la polemica (al Governo, alla Regione, al PD, al contadino, al gatto di cui sopra) hanno fatto da collante.

In sottofondo si sentiva un sospiro di sollievo perché nessuno è morto per questa “alluvione”. Mancava solo quello!

L’amministrazione si sta muovendo per richiedere lo stato di calamità naturale (art. 1 della Legge regionale n. 28 del 21 novembre 1985 che, al comma 4, recita “[…] s’intende per calamità naturale l’insorgere di situazioni che comportano grave danno alla incolumità delle persone e ai beni e che per la loro natura o estensione debbano essere fronteggiate con interventi tecnici urgenti e straordinari), nonostante sia stata una calamità naturale annunciata e di breve durata.

Il sindaco Riccio ha ammesso che qualche errore è stato commesso, ma… non si sa da chi o da che cosa… perché non si può dare colpe all’amministrazione!

Tutti sono stati concordi nell’affermare che le cose cambieranno in futuro, ma sappiamo bene che il futuro è sempre così lontano che a volte non se ne sente nemmeno l’odore. Lo si percepisce, come un fantasma.

Per agire in modo più incisivo, sarebbero servite risorse che il nostro Comune non ha (anche grazie al debito esponenziale!) e promesse o partecipazioni dalle Istituzioni più alte in grado. Però, i membri del Consiglio non si sono sbilanciati per non rischiare di perdere cifre grosse, memori di quanto (e parliamo di cifre) andato perso per la mareggiata del 2010.

Gli interventi su cui si sono dedicati urgentemente, quindi, sono stati il ripristino della fornitura di acqua per Caulonia Superiore (cosa sarà mai successo al nuovissimo acquedotto costato 1 milione di euro?) e la messa in sicurezza dei cittadini, oltre che la loro libertà di circolazione.

Promesse di supporto (speriamo non solo morale!) sono arrivate da tutti i frangenti politici, vedremo chi le manterrà. Sono aperte le scommesse!

Domattina dovrebbe riaprire il ponte della 106 sull’Allaro, con senso unico alternato (ricordate il ponte su Precariti vero?). Sarebbe più corretto dire “doveva” però. Eh si, mancano i semafori, quindi non è sicura la riapertura. Se li saranno mica rubati?

Il coro unanime ha stabilito che non si può dare colpa a chi ha amministrato in passato, che siano parenti o no degli attuali rappresentanti… Al passato no… Al presente no… Al Governo, alla regione e al gatto SI!

La frase che riassume bene è stata detta da Tucci: “E’ una situazione che si tramanda (di generazione in generazione?)… di emergenza in emergenza”. Certo, perché in Calabria si aspetta sempre di arrivare alle emergenze per smuovere un po’ gli animi, per dire “eh, si, bisogna fare questo!”…
Lo stesso Tucci ha ricordato che ci sono 189 milioni di euro (forse 276 secondo Dimasi), stanziati dall’Europa per interventi inerenti il dissesto idrogeologico. Si è, quindi, proposto di richiedere una parte di questi fondi per effettuare gli interventi che servono per mettere in sicurezza il territorio di Caulonia, perché sembra che il Comitato dei Sindaci della locride serva solo come pollaio.

Mercuri ha sottolineato quanto sia importante agire e programmare prima delle emergenze; quei fondi farebbero comodo, ma bisogna farne richiesta prima che tornino al mittente come è avvenuto per altri fondi. In futuro (questo fantasma), sarebbe meglio non permettere la cementificazione selvaggia autorizzata finora (vedi palazzo Napolitano), ma anche questa non è tutta colpa del Comune… Del resto Caulonia Marina è nata in seguito ad un’alluvione e quale miglior proseguimento della sua storia, no?

Campisi ha ricordato la pericolosità della zona “a mare”, classificata come R4 (rischio elevato di frana) ed ha ricordato la necessità di un ulteriore passaggio oltre la ferrovia per chi vive nella zona. Lo stesso passaggio che era previsto nel progetto della rotonda e che non è stato realizzato (faceva comodo nominarlo nei programmi politici!).

Dimasi critica addirittura il PD! …Non è che ha deciso di entrare nel Movimento 5 Stelle?

Commisso si prende tristemente in giro da solo affermando: “Inauguro questa nuova esperienza con un’alluvione…” …Speriamo non faccia gli stessi danni di un’alluvione!

Cagliuso propone di richiedere la proroga delle scadenze fiscali.

Noi possiamo concludere con alcune brevi considerazioni.

Speriamo che stavolta le domande e le relazioni siano spedite con mezzo posta diverso da quello usato per la tarantella…

La vera alluvione è stata questo Consiglio: la maggioranza che si unisce all’opposizione, come i letti di Allaro e Amusa potrebbero fare prossimamente.

Un dubbio rimane nell’etere… Nessuno ha nominato il nuovissimo acquedotto costato un milione di euro… Come mai?

In foto le ultime pagine della relazione stilata dal Comune con gli interventi già eseguiti e alcuni di quelli da eseguire… Quando? Con quali soldi? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

Fonte: gruppo Facebook AttiVisti Cinque Stelle-Caulonia Meetup

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