Luminarie natalizie: e se spendessimo i soldi in altro modo?

Luminarie natalizie: e se spendessimo i soldi in altro modo?

La crisi economica a “mordere” i sogni e gli obiettivi di tante famiglie, soprattutto nei giorni di festa dinanzi a noi. Un consumismo onnivoro, quasi totalitario, a mutare geneticamente senso e sostanza di una scadenza celebrativa.  Un quadro internazionale – di incertezza e paura – a rendere inesorabilmente precari ogni tempo e ogni prospettiva immediata.

A un mese dal Natale, in pochi avvertono il piacere e la libertà di vivere questa scadenza. Magari, andando oltre il semplice cerchio rosso sul calendario o l’usurata etichetta formale di “scambiare” regali cui poco frega alla gran parte di noi.

Natale 2014 - fonte: pagina fb "GIOIOSA IONICA (RC)"

Natale 2014 – fonte: pagina fb “GIOIOSA IONICA (RC)”

 

Pensiamo soprattutto a chi è oppresso dalla dittatura dei conti e dei denari, preda – in più di una circostanza – di una “battuta di caccia” che cinicamente imperversa nella “giungla sociale” di ogni giorno. Pensiamo anche a chi, tasche più o meno piene, è asservito all’omologazione alienante che ti porta ad esistere soltanto se consumi, soltanto se hai un’immagine di successo, soltanto se trasformi tutto in merce immediatamente valorizzabile.

E, allora, proprio dalle nostre comunità e dallo spirito civico-democratico che in esse alberga, si può dare corso ad un’iniziativa natalizia diversa, quasi alternativa, più vicina al messaggio evangelico. La proposta che – più o meno provocatoriamente – lanciamo da queste colonne, è molto semplice: rinunciamo alle classiche luminarie natalizie e investiamo le relative cifre in progetti di carattere sociale e solidale.

Sostegno diretto alle famiglie più disagiate, assistenza domiciliare e scolastica ai disabili, supporto agli anziani e ai malati. Oppure, se si preferisce visti anche gli ultimi eventi, investimenti nella manutenzione del territorio e/o nella bonifica di alcune situazioni territoriali potenzialmente critiche. In ogni caso, sfortunatamente, bisogni soggettivi ed oggettivi non mancano e con essi l’urgenza di darvi una qualche risposta puntuale.

Natale 2014 - fonte: pagina fb "GIOIOSA IONICA (RC)"

Natale 2014 – fonte: pagina fb “GIOIOSA IONICA (RC)”

 

Si tratta di un’azione dal comunque rilevante impatto materiale (si risparmiano migliaia di €uro – l’anno scorso furono 7 mila soltanto per l’installazione, più il relativo consumo di energia elettrica –  e li si destinano a persone o situazioni di assoluta urgenza sociale) e dall’ancor più forte valore simbolico (la politica che, una volta tanto, pensa alla vita delle persone in carne ed ossa e non all’immagine effimera e narcisista del breve periodo).

Non abbiamo alcun atteggiamento puritano, anzi: siamo convinti che le scadenze festive – in gran parte di originaria impronta religiosa – hanno una fortissima valenza civile, a partire dalla movimentazione positiva di microeconomie cittadine. E, quindi, abbellire e addobbare una cittadina come Gioiosa Jonica – le luminarie soprattutto a questo servono – diventa una naturale azione di marketing e di promozione della propria economia.

Altra piccola ma mai polemica provocazione: siano i gioiosani stessi, a partire da commercianti e piccoli imprenditori, a farsi interpreti di questa esigenza di addobbi festivi; siano i gioiosani stessi, investendo una piccolissima quota dei propri risparmi e coordinando le proprie singole azioni a individuare la soluzione tecnica per abbellire a festa la nostra Gioiosa

Natale 2014 - fonte: pagina fb "GIOIOSA IONICA (RC)"

Natale 2014 – fonte: pagina fb “GIOIOSA IONICA (RC)”

 

Non è impossibile: anche con pochi soldi, purchè supportati da buone idee e tanta condivisione, si può illuminare Gioiosa e la si può rendere attrattiva agli occhi esterni. Una modalità nuova di luci di festa, che parte dal basso e che sia partecipata da tutte le attività pubbliche gioiosane: lo stesso colore di luce proiettato all’esterno, lo stesso addobbo sistemato in bella vista, la stessa immagine-simbolo lungo le strade e le piazze.

Il Comune, a quel punto, potrebbe serenamente destinare le risorse della collettività – inizialmente preventivate per le classiche luminarie natalizie – ad iniziative di carattere sociale e solidale: un modo per colmare il margine esistente fra gioiosani e fra differenti tipologie di cittadinanza e per rendere più condiviso un momento di così grande intensità emotiva e popolare.

Pensiamoci, senza urlarci l’un contro l’altro e senza “scaricare” tutto su responsabilità lontane: siamo soprattutto noi a decidere che tipo di comunità vogliamo essere.

 

 

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