Ancora niente infermieri e OSS per il Centro Neurologico di Locri

Ancora niente infermieri e OSS per il Centro Neurologico di Locri

ANCORA NIENTE INFERMIERI E OPERATORI SOCIO SANITARI PER I DISABILI DEL CENTRO DI RECUPERO NEUROLOGICO DI LOCRI.

L’AMAREZZA E LA NUOVA DENUNCIA DEL PORTAVOCE DEI DISABILI E DEL SINDACO GIOVANNI CALABRESE

GLI INTERVENTI E LE DONAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI E DEI PRIVATI.

La situazione non è cambiata al Centro di Recupero Neurologico di Locri dove 17 disabili gravi continuano ad essere privati del personale infermieristico e sopratutto degli operatori socio sanitari. L’impegno dei sub-Commissari e dei Dirigenti dell’ASP è venuto nuovamente a mancare. Dovevano essere mandati nel centro cinque infermieri e dodici operatori socio sanitari in sostituzione del personale cessato due mesi e mezzo fa. Ancora fino oggi non è stato fatto niente, è arrivato un solo infermiere. Quindi è di tutta evidenza ancora una volta il ritardo politico-istituzionale-burocratico, la indifferenza gestionale ed umana, la leggerezza nello svolgere i propri doveri d’ufficio sia da parte dei sub-Commissari dell’ASP, che posseggono i poteri decisionali, sia -ci dispiace dirlo- del Dirigente delle Risorse Umane (riferimento incontro del 1° dicembre a Reggio Calabria con con Felice Iracà, Francesco Silvio Campolo e Pietro Emilio), ma anche del Commissario Massimo Scura di fronte ai quali la politica regionale -malgrado gli interventi quasi giornalieri di Sebi Romeo, Federica Roccisano e ci hanno riferito anche del Presidente Oliverio- non è riuscita ancora a imporre o far rispettare gli obblighi istituzionali.

Si tratta oramai di palese violazione dei diritti costituzionalmente garantiti “anche” alle persone disabili. Persone (dirigenti) che a questo punto – anche agli occhi dell’opinione pubblica che segue con disgusto la brutta vicenda- appaiono senza anima e indifferenti, ci dispiace dirlo, ma non si può dire diversamente se dopo due mesi e mezzo e sopratutto a fronte dell’ultimo impegno reggino (tra l’altro il Commissario Scura nemmeno risponde alle lettere specifiche che ha regolarmente ricevute per email). Lo dimostra ed è significativo anche il fatto che nessuno ha sentito la necessità anche umana ed affettiva, di venire a Locri per guardare con i loro occhi, per dare una parola di speranza e di conforto ai disabili.

Il centro sta andando avanti per come è umanamente e professionalmente possibile con il poco personale dipendente che c’è e sopratutto per la grande partecipazione di molti soci dell’UNITALSI che aiutano i disabili, gli danno da mangiare, gli tengono compagnia e per quanto ci risulta hanno dato la propria collaborazione anche con la presenza di propri medici (per ultimo con un dentista).

Aziende, privati, associazioni intanto continuano a far pervenire indumenti di prima necessità e interventi sul verde circostante l’edificio. Una gara di solidarietà molto bella e sensibile. Giorno 19 è prevista una iniziativa congiunta UNICEF di Gioiosa Jonica e UNITALSI di Locri. Incitiamo tutti a proseguire questa “competizione” di aiuto e solidarietà.

Ieri sera abbiamo incontrato Cinzia portavoce storica dei disabili, che assieme ad alcuni suoi compagni è ospite fino a lunedì di Don Roberto in un campeggio sul lungomare. Cinzia è contentissima del momento di tranquillità che sta trascorrendo a Guardavalle assieme a un nugolo di giovanissimi che si prendono cura di loro (non solo i giovani ma anche alcune donne “anziane”, donne di casa che cucinano divinamente, profumi oramai scomparsi), ma immediatamente dopo, parlando del centro si è rabbuiata, depressa, poi ha esclamato “E’ una vergogna. Non possiamo stare da soli. Te l’avevo detto Vincenzo che non avrebbero mandato il personale, così non va bene!”

A conclusione di questa nota voglio proporre quello che mi ha detto giorni addietro in una intervista Giovanni Calabrese, il Sindaco di Locri, intervista che su sua richiesta non è stata poi portata a conoscenza del pubblico, perché ha detto l’interessato “non voglio apparire come uno che vuole fare del protagonismo ed approfittare di questi amici disabili per farsi pubblicità.” Abbiamo rispettato la sua volontà ma oggi rompiamo l’impegno, per il bene dei ragazzi. Anche perché, francamente di protagonismo e di gratuita pubblicità non esiste neanche l’ombra in un caso del genere. Anzi, rimanere in silenzio da parte di chiunque può e deve dire la sua a sostegno dei disabili e per la soluzione di questo problema è un comportamento “colpevole”; intervenire a più voci invece è una cosa “dovuta” sotto il profilo dei propri doveri morali ed istituzionali. Tuttavia -a parere anche di esperti e conoscitori dei bisogni dei disabili- non esiste solo il problema del personale. Una volta risolto questo, ma non guasta se si fa contestualmente, occorre affrontare importanti interventi di garanzia dei disabili, come per esempio l’aumento dell’organico dei fisioterapisti (in atto, solo uno per tutti !, incredibile!) e la presenza attiva di un assistente sociale, sennò che centro di “RECUPERO” è !?

Ecco cosa ha detto il Sindaco: “E’ una situazione paradossale e vergognosa. I disabili che vivono nel Centro ancora una volta sono stati abbandonati. Di fatto dopo le varie promesse della politica ed un impegno che la situazione era stata risolta, chiamati dai nostri amici disabili, verifichiamo ancora una volta che non è così. Il personale che era stato assunto con contratto a tempo determinato part-time per due mesi, scelto dalla graduatoria Mater Domini di Catanzaro, è andato via a distanza di pochi giorni e fino ad oggi non è stato sostituito. Questi ragazzi qui sono abbandonati nel disinteresse generale, totale, sopratutto dalla parte politica, che aveva promesso grande impegno per risolvere questa situazione. Non è giusto, non è accettabile. Riprendiamo questa battaglia che è una battaglia di civiltà. La politica regionale, il Commissario Scura, tutte le autorità preposte non vogliono interessarsi di questa situazione e non si sono mai degnati di venire a trovare questi ragazzi per constatare il loro disagio”.

Vincenzo Logozzo

CentroNeurologico evid

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