Caulonia: tre persone accoltellate

Nel momento in cui scriviamo i carabinieri e i sanitari del 118 si trovano ancora in via degli emigrati a Caulonia marina, dove 3 migranti del Bangladesh ospiti del progetto di accoglienza Sprar di Caulonia sarebbero stati accoltellati da un convivente, di origine nigeriana.
La lite sarebbe scoppiata per motivi futili legati alla convivenza.

Fortunatamente i tre accoltellati non si trovano in pericolo di vita e le ferite non sono profonde. Uno di essi ha riportato ben tre ferite di arma da taglio, alla fronte, al collo e al torace.
Il presunto aggressore è stato perquisito dai carabinieri alla ricerca dell’arma da taglio, probabilmente un coltellino, ma senza successo. I carabinieri hanno anche frugato nel cortile della casa in cui si è consumata l’aggressione ma senza trovare l’arma.

L’equipe sanitaria intervenuta sul posto è composta dal dottor Cardinale, dall’infermiere Morabito e dall’autista Belcastro. Anche il presunto aggressore, che lamentava un dolore al braccio, è stato visitato dall’equipe sanitaria.
Molto probabilmente il presunto aggressore verrà trasferito in caserma per gli accertamenti di rito mentre i sanitari continueranno a prestare le cure mediche ai tre feriti.
Anche gli operatori del progetto di accoglienza di Caulonia, gestito dalla cooperativa Pathos, sono prontamente intervenuti sul posto e sono essi stessi a denunciare il fatto che i violenti andrebbero espulsi dai progetti di accoglienza, prima di attendere che si verifichino episodi di questa gravità. Gli operatori sociali, tra l’altro, sono i più esposti a possibili esplosioni di violenza.

Non si deve mettere in discussione il valore dell’accoglienza di chi fugge da luoghi tormentati, ma allo stesso tempo non bisognerebbe mettere a rischio l’incolumità degli altri migranti ospiti dei progetti di accoglienza e dei lavoratori, le cui segnalazioni spesso vengono lasciate cadere nel vuoto.