La democrazia di Gioiosa sotto attacco criminale

La democrazia di Gioiosa sotto attacco criminale

L’incendio doloso di due camion di proprietà comunale, avvenuto a poche ore dai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, segna una nuova tappa – pericolosa e preoccupante – nella “guerra” ormai dichiarata da alcuni ignobili criminali contro l’Amministrazione Fuda.

Naturalmente,  prima di ogni altra cosa, noi ribadiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà all’amministrazione comunale di Gioiosa Jonica: sappiamo perfettamente dove collocarci nella società gioiosana e quali sono i valori supremi da ricercare ed esaltare. Stiamo con il Sindaco Fuda e la sua appassionata squadra di collaboratori, a partire dalle decisioni che assumeranno nelle prossime ore: essi rappresentano oggi la democrazia di un’intera comunità.

Si dice che tre indizi, solitamente, costituiscono una prova inequivocabile: dopo il fuoco al cassonetto della spazzatura davanti la casa del Sindaco (leggi QUI), dopo i proiettili sulle autovetture del primo cittadino e della sua compagna (leggi QUI), dopo il rogo di due mezzi comunali destinati alla RSU (leggi QUI), la certezza assoluta è che qualcuno ha deciso di destabilizzare l’assetto politico-amministrativo e la vita democratica della comunità di Gioiosa Jonica.

Apprezzate la nostra schiettezza, anche un pò perentoria ed eccessiva: è in atto un tentativo di intimidire l’amministrazione comunale, uno “sporco gioco” finalizzato a bloccarne l’azione riformatrice e a far precipitare la società gioiosana in una spirale di paura e disillusione. Il messaggio ci appare alquanto eloquente: questa esperienza politica – democraticamente sancita dal voto dei cittadini gioiosani – non deve andare avanti; questa compagine amministrativa, con tutto il blocco sociale e l’opinione pubblica che vi sono dietro, non deve avere successo.

Lo strumento utilizzato – il solito, così lurido e così vigliacco – è quello della violenza, dell’intimidazione, del rifiuto radicale della democrazia. Qualcuno vorrebbe imporre la propria legge ignobile, dimostrare nei fatti che l’attuale assetto politico-amministrativo di Gioiosa Jonica non è in grado di garantire controllo del territorio e serenità di vita sociale.

Le ragioni di fondo possono essere più d’una: il mantenimento di certi equilibri di potere, fondati su logiche oligarchiche e di prevaricazione, talvolta latenti e nemmeno rivendicati; la minaccia ad alcuni interessi economici intaccati dalle libere scelte dell’amministrazione comunale, con un cinico egoismo privato che pretende di soverchiare il bene pubblico; l’ansia di dimostrare che – qualunque sia il colore politico dell’amministrazione in carica – un cambiamento reale non è possibile e che a comandare in ultima istanza vi sono sempre forze criminali di stampo mafioso e para-mafioso.

In tal senso, l’incendio ai camion per la raccolta dei rifiuti – avvenuto nel clima di festa del capodanno ormai imminente – ha una sua coerenza plasticamente rappresentata: attacco ai beni di proprietà comunale (acquistati di seconda mano proprio per organizzare una RSU gestita direttamente dal Comune) e a un luogo (il centro di raccolta e stoccaggio per la differenziata) che costituiscono un ambito privilegiato dell’azione amministrativa, un settore sul quale la Giunta Fuda tanto ha investito e per il quale si intravedono (o si intravedevano?) importanti risultati (la differenziata pronta a partire per 600 utenze domestiche, il finanziamento della Regione a premiare gli investimenti già effettuati dal Comune di Gioiosa, ecc.). Come dire: una moderna e funzionale differenziata non deve avere inizio, Gioiosa deve rimanere invischiata nelle deficienze di organizzazione gestionale e di senso civico che ammorbano gran parte del nostro territorio.

IncendioCamion2

Occorre reagire immediatamente. Qui serve una risposta potente e abbondante della democrazia lato sensu. A partire da istituzioni politiche e da autorità di polizia: è necessario un salto di qualità nella “protezione” dell’esperienza amministrativa del Sindaco Fuda, con una copertura delle istituzioni superiori che deve concretizzarsi in misure e risorse immediatamente agibili e con un lavoro investigativo che deve farsi assai più corposo e assai più incalzante. Preoccupa il fatto che, a distanza di quasi un mese dall’attacco mafioso contro le macchine regolarmente utilizzate dal Sindaco, ancora non si percepiscano risultati tangibili nelle indagini effettuate.

Occorre reagire immediatamente, insistiamo. Non può bastare, però, il ruolo comunque insostituibile di agenti esterni (le sopra ricordate autorità politiche di livello superiore e le forze di polizia in azione investigative e repressiva); più che mai, è richiesto un sussulto da parte delle migliori risorse della società gioiosana, una rivendicazione integrale della propria libertà politica e del legame con le proprie istituzioni democratiche. Gioiosa Jonica conosce un attacco diretto da parte di spezzoni di criminalità organizzata, i gioiosani dimostrino di saper opporre una barriera di civismo consapevole e di democrazia praticata.

Vogliamo essere chiari fino in fondo: aut aut tertium non datur, o si sta dalla parte della legalità democratica o si sta dalla parte di chi impone la violenza come strumento di governo della società, non vi è spazio per atteggiamenti ambiguamente vischiosi o per improvvisate “zone grigie”. Soprattutto, non è più tempo di rifugiarsi in un privato che sa di pigrizia e viltà al tempo stesso, non è più tempo di rifiutare l’esercizio dei propri superiori diritti di cittadinanza.

I CARE, è il motto di una figura straordinaria come quella di Don Lorenzo Milani: significa io mi preoccupo, io mi interesso, io mi impegno. Serve proprio un gigantesco e collettivo I CARE della società gioiosana – quella assolutamente preponderante che crede nei valori più alti della convivenza civile: molto di più e molto di meglio di quanto fatto subito dopo il vile attentato al Sindaco Fuda e alla sua famiglia (con un corteo di solidarietà che ha certamente riempito le strade di Gioiosa, ma non quanto sarebbe stato doveroso e lecito attendersi soprattutto da parte dei gioiosani propriamente detti).

Nessuna paura e nessuna collusione devono fermare la normale vita democratica di Gioiosa Jonica: questo l’auspicio pubblico che ci facciamo. Noi di ciavula.it ci impegneremo in questa direzione, con ancora più determinazione e con ancora più sfrontatezza di prima.

Auguri sinceri e fecondi di buon anno, gioiosane e gioiosani: ne abbiamo davvero un grande ed insopprimibile bisogno.

 

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