Con il Liceo di Gioiosa a discutere di democrazia e legalità

Con il Liceo di Gioiosa a discutere di democrazia e legalità

Lo abbiamo sempre detto, non ci stancheremo mai di ripeterlo: contro la violenza mafiosa e il malaffare, oltre alla legittima imposizione della legalità repubblicana, serve un lungo lavoro di radicamento sociale e culturale, una controffensiva che deve avere per protagonisti soprattutto gli studenti e le nuove generazioni.

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In quest’ottica, è importante leggere l’incontro tenutosi lunedì 8 Febbraio presso il nuovo Auditorium Comunale. Un appuntamento fortemente voluto dalla Consulta delle Associazioni (nella persona, innanzitutto, del Presidente Vincenzo Logozzo) e dagli studenti del Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica (nella persona del loro rappresentante, Domenico Oppedisano). Un’occasione essenziale per discutere liberamente – senza vincoli esterni e senza clamori mediatici – dei fatti criminosi che hanno interessato il nostro territorio negli ultimi tempi.

Alla presenza dei sindaci Salvatore Fuda (Gioiosa Jonica) e Giorgio Imperitura (Martone), dei Dirigenti Scolastici Maria Rosaria Pini (Istituto Comprensivo Gioiosa-Grotteria) e Maria Domenica Mallamaci (Liceo Scientifico), del Vescovo Mons. Francesco Oliva e del Presidente del Consiglio d’Istituto Antonio Larosa, il dibattito a più voci ha avuto un andamento scorrevole e una buona soglia d’attenzione da parte dei ragazzi in sala.

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Non è mai facile discutere di argomenti di tale delicatezza, soprattuto avendo come interlocutori ragazzi adolescenti alle prese con le inquietudini della loro età: il rischio di apparire pedanti e saccenti – e, quindi, di produrre una sorta di “effetto boomerang” – è sempre molto alto.

L’Auditorium dell’altra mattina, invece, è riuscito ad animarsi davanti ad una discussione franca, a momenti anche senza reti di protezione, nella quale i sindaci hanno descritto umanamente e politicamente il loro lavoro e le altre personalità intervenute hanno chiamato ad uno schietto riscatto civico le nuove generazioni. Le tante domande finali provenienti dai ragazzi del Liceo – alcune già preparate, altre nate spontaneamente nel corso del dibattito – dimostrano che queste occasioni hanno comunque un potenziale utile da sfruttare.

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La cultura della legalità si pratica in un forte connubio con l’impegno civico e la coscienza democratica. Mai chiudersi a riccio nel proprio guscio di interessi egoistici, mai rassegnarsi ad un andazzo di cose per come voluto dall’arroganza della ‘ndrangheta: questo il messaggio finale lasciato ai giovani studenti del Liceo.

All’Assemblea – fra gli altri – erano presenti anche i sindaci di Marina di Gioiosa Jonica (Domenico Vestito), Grotteria (Salvatore Leoncini) e San Giovanni di Gerace (Pino Vumbaca).

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