GIOIOSA IONICA, CAPALBO PRESENTA LA TERRA DEI RECINTI

GIOIOSA IONICA, CAPALBO PRESENTA LA TERRA DEI RECINTI

Riceviamo e Pubblichiamo. 

UN PROBLEMA SU CUI TUTTI SI DOMANDANO E CERCANO RISPOSTE: MASSIMO CAPALBO PRESENTA A PALAZZO AMADURI IL SUO NUOVO LIBRO “LA TERRA DEI RECINTI . PERCHE’ IL SUD ITALIA NON RIESCE A TRASFORMARE IN VALORE LE RISORSE CHE POSSIEDE E COME PUO’ FARLO”

Il libro verrà presentato sabato 5 marzo alle ore 17,00 presso Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica; coordina la giornalista RAI Emanuela Gemelli. Sarà presente l’autore.
L’evento è organizzato dal Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica, con il Patrocinio del Comune e la collaborazione della casa Editrice Rubbettino.

E’ un libro scritto per sfatare molti luoghi comuni, demolire pregiudizi e false credenze, che hanno impedito fino ad oggi ai giovani meridionali di progettare il proprio avvenire. L’autore, assumendosi l’onere di analizzarne senza alibi e attenuanti le ragioni, prova a rispondere alla domanda delle domande, ovvero: perché il Sud Italia non riesce a trasformare in valore le risorse che possiede? E inoltre indica una soluzione. Nessuno mai potrà salvare il Sud da se stesso. Il Sud può e deve salvarsi da solo perché ha tutte le carte in regola per farlo, ma per riuscirci deve liberarsi di alcune zavorre che ne impediscono e limitano i movimenti e l’evoluzione.
Gli è stato chiesto perchè questo titolo di “La terra dei recinti ?”
“Perché siamo come una mongolfiera che è ancora a terra con quattro zavorre, che ho citato nel libro, che ci impediscono di prendere il volo, per spiccare questo volo bisogna liberarsi da queste zavorre che sono:
a) complesso di inferiorità diffuso e propagandato al Sud, b) paura del giudizio degli altri, quando agiamo, quando compiamo delle scelte, c) un vittimismo atavico per cui noi siamo così bravi a sentirci vittime, e sappiamo farlo da 150 anni a questa parte, d) la diffidenza reciproca, è un po’ come se un esercito andasse in guerra e i soldati litigassero tra loro.Sì, prima di costruire le strade o gli aeroporti, o tutto quello che si sente in tv, bisogna creare le motivazioni per andare in un posto. A Crotone potrebbero esserci autostrade con sette corsie o quindici aeroporti ma non verrebbe nessuno, perché manca la motivazione. Perché uno dovrebbe venire a Crotone? Rischierebbe di ammalarsi con tutto l’inquinamento che c’è. Non è un problema di infrastrutture, è un problema di capacità di essere attrattivi rispetto a dei territori, rispetto anche a un mercato che è quello del turismo o dell’agricoltura, che ci dice che bisogna andare in una direzione: ma noi andiamo da tutt’altra parte.”
(intervista di Danilo Ruberto). LOCANDINA MASSIMO CAPALBO

Brevi note sull’autore: Laureato in Scienze della Comunicazione e specializzato in Comunicazione pubblica e management del prodotto turistico, Massimiliano Capalbo è destination manager. Ha fondato insieme a Giovanni Leonardi Orme nel parco, un parco avventura eco-esperenziale (Zagarise, Catanzaro). Ha pubblicato, oltre “La terra dei recinti” (2015) , Di là dal ponte (2009) e Non tutte le strade portano turisti (2011).

nota a cura di Vincenzo Logozzo

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