BIVONGI, FIUMARA STILARO: L’ISOLA ECOLOGICA CHE NON C’E’

BIVONGI, FIUMARA STILARO: L’ISOLA ECOLOGICA CHE NON C’E’

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Percorrere la strada che porta a Bivongi costeggiando la fiumara Stilaro è sempre una grande emozione per le bellezze naturali che sfilano man mano che si procede. Non si riesce a non pensare alle tante attività umane che nel tempo si sono sviluppate sul corso di questa fiumara che si origina dal bellissimo salto di oltre 100 metri che è la cascata di Marmarico. Con la forza idraulica di questa fiumara si sono lavorati i minerali di ferro, limonite e molibdenite che si estraevano nei dintorni. Ed è un vero peccato che sulla sua sponda sia stata allestita una presunta isola ecologica; non è, infatti, un’isola perché a parte un esile recinto che non la protegge da dalle incursioni esterne e tanto meno ecologica perché i materiali raccolti sono ammassati alla meno peggio ed in balia di chiunque, agenti atmosferici compresi. Nessuna protezione sul lato del deflusso delle acque che in caso di piena trasporta tutto a valle ed alla mercé degli immancabili piromani che potrebbero dare fuoco alle cataste con dovizia di diossine sprigionate.

Preoccupati di tale emergenza ambientale con una PEC in data 10 marzo u.s. l’abbiamo esternata al Sindaco, il quale il giorno seguente ha così risposto:

 “All’atto del mio insediamento nel giugno 2012 – scrive il Sindaco  Felice Valenti – la situazione da Lei descritta dettagliatamente era già in atto da diversi anni in quanto lo stesso centro era stato aperto con ordinanza sindacale per la raccolta di rifiuti ingombranti, carta, cartoni, ecc. con un solo cassone e senza i lavori di videosorveglianza, bitumazione, raccolta delle acque, segnaletica, illuminazione, rampe per i cassoni, ecc..

Appena insediatomi ho affrontato più volte insieme all’ufficio tecnico tale problematica aumentando i cassoni a 3 (vetro, cartoni, ingombranti), e pulendo completamente tutta l’area.

Naturalmente senza una raccolta differenziata efficiente, senza interventi seri sul sito la situazione è tornata ad essere insostenibile come da Lei accertato.

Un anno fa siamo stati destinatari da una parte della Regione con la Legge 24 di un finanziamento di € 200.000,00 (duecentomila) per nuova isola ecologica. Purtroppo per la legge sul Patto di Stabilità queste risorse non sono state utilizzate.

Successivamente con l’entrata in vigore della nuova Legge Regionale sulla raccolta differenziata e l’abolizione delle discariche. Abbiamo chiesto alla Regione la devoluzione di parte di tali risorse. Siamo in attesa del nuovo decreto di € 70.000,00 (settantamila) per la riqualificazione ambientale dell’area in oggetto. Naturalmente il tutto è legato all’approvazione del Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2016 che dovrebbe verificarsi entro aprile.

Gli interventi di cui sopra provvederanno tra gli altri la pulizia totale dell’area, cartellonistica, illuminazione, videosorveglianza, riparazione, recinzione e raccolta delle acque. Inoltre previo accordo con LocrideAmbiente, già avvenuto, verranno posizionati 8 cassoni per diverse tipologie di rifiuti differenziati.

Certo di averne fatto cosa gradita nel rispondere con solerzia, rimango disponibile ad ogni confronto con la sua associazione per tutti i problemi ambientali e non solo che assillano le nostre comunità.”

L’ Osservatorio chiede che i tempi della messa in sicurezza dell’intera area siano più brevi dei quasi quattro anni trascorsi dall’inizio della Consiliatura e che, comunque, una vera isola ecologica venga realizzata altrove e non resti questa come biglietto da visita per un paese bellissimo e ricco di storia, natura e cultura.  

Dott. Arturo Rocca – Presidente Osservatorio

 

CATEGORIES
TAGS
Share This