NOTTE DEI CRISTALLI A MAMMOLA, LA SOLIDARIETA’ DI BOVA E LA RISPOSTA DI DANIELA LAROSA

NOTTE DEI CRISTALLI A MAMMOLA, LA SOLIDARIETA’ DI BOVA E LA RISPOSTA DI DANIELA LAROSA

Qualche giorno fa, il presidente della Commissione Regionale Anti’ndrangheta, Arturo Bova, in una nota, espresse la sua ferma condanna per i fatti della notte dei Cristalli di Mammola e, al contempo, manifestò la sua vicinanza e solidarietà a Daniela Larosa, principale destinataria degli atti intimidatori alla vigilia della Pasqua mammolese. Questo il testo della nota: 

“Sono amareggiato, indignato e preoccupato, per l’ennesima grave intimidazione subìta a Mammola da Daniela Larosa e dalla sua famiglia. Un atto vile, compiuto da una criminalità organizzata sprezzante che ritiene di poter condizionare cittadini impegnati nel sociale o membri delle istituzioni seminando il terrore.

Arturo Bova

Arturo Bova

Capisco lo sfogo della Larosa, quando a caldo ha definito la Calabria una terra in cui non c’è spazio per la gente onesta e perbene. Ma faremo di tutto per dimostrarle che non è così. Che anche qui devono prevalere i valori alla base del vivere civile, della libertà e della democrazia. È giunto il momento di segnare un’inversione di tendenza, una rottura con i vecchi schemi del passato. Un passato a tinte fosche in cui non sempre c’è stata una netta linea di demarcazione tra lo Stato e l’antistato, al contrario tenuti insieme da una zona grigia in cui sono proliferate nefaste commistioni portate avanti in nome degli affari e degli interessi particolari. Un modo di operare che non mi appartiene e, stia certa la Larosa a cui va tutta la mia solidarietà e umana comprensione, non appartiene alla maggior parte delle forze sane della classe politica e dirigente di questa regione. Noi infatti la ‘ndrangheta la combattiamo senza se e senza ma, anche pagando prezzi alti sul piano personale. E forse è proprio questa la ragione per cui le cosche hanno alzato il livello dello scontro con un’arroganza e una protervia mai viste finora. Lo dimostra l’aumento esponenziale di attentati commessi negli ultimi mesi da una mafia, come quella calabrese, che ha sempre preferito agire sottotraccia, salvo quando riteneva utile uscire allo scoperto con azioni eclatanti. Ecco perché sono sicuro che siamo sulla buona strada, ma il percorso da compiere è ancora molto lungo e soprattutto parecchio accidentato. Daniela Larosa non è sola, come non sono soli quanti hanno il coraggio di sfidare pubblicamente i clan. E io stesso ne darò la riprova, andando da lei nei prossimi giorni”.

Alle dichiarazioni di Bova, Daniela Larosa, in risposta, ci ha fatto pervenire una sua nota: 

“Presidente Bova, grazie per la sua solidarietà, preoccupazione e indignazione, ma ora aspetto che mi dimostriate davvero che non è così, anche se i fatti di tanta gente onesta (prima di me) hanno dimostrato il contrario. Intendo, inoltre, PRECISARE che il mio sfogo rispetto all’assenza delle istituzioni non è stato semplicemente uno sfogo a caldo, continuo a pensare e RIBADISCO ciò che ho scritto mattina di venerdì, quando è successo il fatto. Anche perché in quel frangente, nonostante la stanchezza e il resto, nello scrivere quelle parole, ero così LUCIDA e “fredda” quasi da sorprendere anche me stessa. Continuo ad essere LUCIDA. Voglio che mi si dimostri GIUSTIZIA. Grazie. Saluti. Daniela Larosa.”

DANIELA LAROSA

Daniela Larosa

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