Calabrese: “Assemblea dei Sindaci? Assemblea del 118”

Calabrese: “Assemblea dei Sindaci? Assemblea del 118”

Abbiamo intervistato Giovanni Calabrese, Sindaco di Locri, in merito all’Assemblea dei Sindaci della Locride.

calabrese giovanni sindaco locri

Saprebbe indicare un risultato concreto raggiunto in anni di incontri dell’Assemblea dei sindaci della Locride?

L’attuale impostazione dell’Assemblea non è utile. Non lo è per chi ricopre ruoli di vertice e non lo è per i sindaci che ne fanno parte.
In più occasioni ho avuto modo di manifestare pubblicamente il mio disagio non riuscendo a riscontrare incisività, concretezza e continuità nell’azione politica dell’Assemblea e del Comitato.
L’unico momento positivo è stato il recente incontro con il Presidente Oliverio dove si è deciso di creare un “tavolo permanente” per la Locride. Ad oggi, però, non è dato sapere se tale iniziativa avrà un seguito concreto o rimarrà una delle tante sterili ed inutili trovate propagandistiche che hanno caratterizzato la vita dell’Assemblea.
Tale situazione mi ha spinto, pertanto, ad assumere un atteggiamento molto critico nei confronti dell’Assemblea fino a chiederne lo scioglimento e ad autosospendermi considerandola spesso un aggregazione inutile. Non ha senso riunire l’Assemblea solo per le emergenze – da qui la definizione di Assemblea del 118 – senza riuscire o avere la possibilità di poter affrontare concretamente alcuna problematica.
Penso che il mio atteggiamento critico sia stato spesso volutamente equivocato.
Stesso ragionamento vale per il Consorzio LocrideAmbiente che continua a portare risultati minimi per il territorio.

Come giudica l’iniziativa, annunciata, della protesta a Roma?

Per come l’ho interpretata io non dovrà essere una semplice manifestazione di protesta, ma dovrà servire ad accendere “seriamente” i riflettori sulla Locride. Se il Governo Italiano non recepirà il grido di allarme e di dolore proveniente da questo territorio allora per la Locride non ci sarà alcun futuro. La convocazione fatta dal Viceministro Bubbico ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i Sindaci che, in ogni caso, non hanno saputo rappresentare le criticità del territorio.

Quali risultati si aspetta da questa iniziativa?

Io non intenderei l’annunciata manifestazione come una “marcia su Roma” , ma la definirei un viaggio della speranza. La Locride è un malato terminale e solo una seria terapia potrà impedirne la morte. La disperazione dei Sindaci di un territorio che decidono di andare a portare il proprio disagio davanti a Palazzo Chigi è una cosa seria. L’iniziativa non può e non deve essere banalizzata, politicizzata o equivocata. Voglio però auspicare che prima della data del 3 maggio qualche rappresentante, con potere decisionale, del Governo Nazionale vorrà raccogliere la sfida lanciata dai Sindaci ed avviare immediatamente un confronto serrato per affrontare le più evidenti criticità della Locride che sono, secondo il mio modo di vedere, Sanità, Occupazione e Sviluppo.

Cosa bisognerebbe fare per rendere efficiente l’assemblea dei sindaci?

L’Associazione dei Sindaci della Locride andrebbe rivista radicalmente anche e, soprattutto, in previsione dell’Area Metropolitana che sostituirà la provincia di Reggio Calabria. Se non si interpreta la Locride come un’unica città virtuale non si va da nessuna parte. Serve un’azione sinergica e condivisa di governo del territorio. Serve un’unica idea per la depurazione, per i rifiuti, per il turismo, per la sicurezza, per il contrasto alla ‘ndrangheta, per lo sviluppo economico del territorio. Per fare tutto ciò serve la volontà ed il coraggio dei Sindaci. Coraggio e volontà fino ad oggi non ci sono stati e il parlamentino dei sindaci ha perso dignità e credibilità. La “preparazione” della manifestazione romana potrebbe essere il momento giusto per rilanciare l’azione dei Sindaci della Locride e, contemporaneamente, creare le condizioni per ristabilire l’organizzazione che non dovrà essere un semplice ricambio dei vertici, ma necessariamente una radicale riorganizzazione strutturale dell’associazione stessa.
In questa necessaria azione di ricostruzione dell’organizzazione e della “mission” dell’Assemblea personalmente coinvolgerei due ex sindaci e grandi saggi quali il Prof. Ammendolia ed il Prof. Scordino che penso possano e desiderano dare un valido e generoso contributo al nostro territorio.

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