GRATTERI: «A CATANZARO PIANTA ORGANICA FALSATA»



GRATTERI: «A CATANZARO PIANTA ORGANICA FALSATA»



Fonte: www.corrieredellacalabria.it

Il neoprocuratore annuncia i suoi primi impegni: «Chiederemo attenzione al ministro Orlando e al Csm. La mancata nomina al governo? Non sono rassicurante, ma è acqua passata»

CATANZARO «Di qui a poco l’organico della Procura sarà al completo. Il problema è che la pianta organica è falsata». Nicola Gratteri, sentito da Riccardo Giacoia della Tgr Rai subito dopo la sua nomina a procuratore capo di Catanzaro, non fa nulla per nascondere il problema dei problemi: con l’organico che fa acqua da tutte le parti sarà dura. Peggio: «Chiederemo grande impegno al ministro Andrea Orlando e al Csm. Serve attenzione per la Procura e per il Tribunale, se no non si va da nessuna parte. Con 18 sostituti procuratori è impossibile garantire risposte al territorio». Diciotto pubblici ministeri è, appunto, il numero previsto a pieno regime: ne mancano soltanto due. Ma la teoria e la pratica divergono nettamente. E il magistrato reggino sa che gli interventi non possono attendere: «Spero di poter dare subito quelle risposte di giustizia che la collettività si aspetta». La parola chiave è speranza, quella «di non deludere le attese delle migliaia di persone che mi aspettano con ansia». Quella di trovare un ministro «attento e sensibile».

E pensare che quel ministro avrebbe potuto essere lui, se le cose fossero andate come volevano Renzi e Delrio: «Sono fatti vecchi, acqua passata. Ora devo concentrarmi sulla Procura di Catanzaro. È un incarico importante e sono onorato». Forse la nomina a ministro è saltata perché Gratteri è un «rompiscatole, o forse di più. Magari sono poco rassicurante». Lo sarà anche nella Procura di Catanzaro, «ma – dice – non so se qualcuno abbia paura del mio arrivo». Di certo gli mancherà Reggio Calabria, perché 23 anni non si dimenticano in un solo giorno. Ma la nuova sfida ha tempi cogenti e potrebbe partire prima del previsto. Gratteri, infatti, dovrebbe prendere possesso del suo nuovo incarico alla fine di maggio ma non è escluso che possa essere deciso l’anticipato possesso.

«STIAMO PAREGGIANDO LA PARTITA» Nel giorno della sua nomina, Gratteri – in un’intervista al Gr3 – commenta lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Brescello, in provincia di Reggio Emilia: «È un fatto importante, dimostra il buon lavoro che sta facendo il prefetto di Reggio Emilia. La conferma di quello che diciamo da più di dieci anni, cioè la presenza sistematica in alcune aree dell’Emilia Romagna della ‘ndrangheta, ormai radicata come in alcune parti del Piemonte e della Lombardia». 
«In alcuni paesi della provincia di Reggio Emilia – ha aggiunto Gratteri – dei capi mafia da Cutro si sono spostati lì e hanno costituito cloni di quelli che ci sono in provincia di Crotone, quindi a Cutro, con regole usi e costumi, trapiantati lì e hanno iniziato a interagire anche con il territorio, con i pubblici amministratori, con imprenditori che hanno ritenuto conveniente rivolgersi a imprese gestite dalla ‘ndrangheta perché la ‘ndrangheta offre servizi a basso costo, mano d’opera in nero sottopagata, smaltimento dei rifiuti». Alla domanda se siamo sulla strada giusta nel contrasto alle cosche, Gratteri ha risposto: «No, stiamo pareggiando la partita. Ci vogliono ancora riforme normative al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario. Bisogna investire ancora di più in istruzione prima che in cultura, bisogna pensare ad una scuola a tempo pieno».

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