Ninni Riccio: “Il 25 aprile eravamo a Prisdarello”. E polemizza con Cagliuso

Ninni Riccio: “Il 25 aprile eravamo a Prisdarello”. E polemizza con Cagliuso

Pubblichiamo una lettera del Sindaco di Caulonia Ninni Riccio:

Ninni Riccio

Ninni Riccio

In merito alla mancata celebrazione del 25 Aprile a Caulonia, crediamo sia opportuno fare dei chiarimenti. Questa Amministrazione ha sempre ricordato, in questi anni, tutte le ricorrenze istituzionali perché fortemente convinta dell’importanza storica e culturale di tali momenti improntati ai principi di libertà, solidarietà, giustizia e pace sanciti dalla nostra Costituzione.
Questa Amministrazione ha deciso, per questa importante ricorrenza, di partecipare alla manifestazione organizzata a Prisdarello, frazione del Comune di Gioiosa Jonica, passata agli onori della cronaca per essere una comunità completamente legata alla n’drangheta.
Il Sindaco di Caulonia, in persona, come molti altri Sindaci della Locride, si è recato in questa borgata per portare la solidarietà di tutta la comunità che rappresenta.
Siamo convinti che la nostra presenza a Prisdarello sia stata molto più importante ed incisiva di qualsiasi altra iniziativa che si sarebbe potuta fare sul territorio comunale.
La Locride può uscire dall’isolamento in cui si trova solo se stiamo uniti e non lasciamo nella più totale indifferenza persone oneste e lavoratori additati come mafiosi e n’dranghetisti.
Ecco perché riteniamo di aver fatto il nostro dovere!
Perché crediamo che la nostra presenza a Prisdarello sia stata una presenza ricca di significato!!
Mi rammarica notare che chi riveste un ruolo istituzionale non riesca a comprendere questo e si chiuda nel proprio guscio senza avere una visione alta dell’azione compiuta dall’Amministrazione di Caulonia.

Caulonia, 27/04/2016

Il Sindaco
Giovanni Riccio

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