Fine indagini ragazzo ucciso a Catanzaro

Fine indagini ragazzo ucciso a Catanzaro

(ANSA) – CATANZARO, 15 GIU – Omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi: con questa accusa la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiuso le indagini a carico di Nicholas Sia, il diciannovenne che il 24 ottobre scorso, a Catanzaro, uccise a coltellate Marco Gentile, di 18 anni. “Il proposito criminoso – si legge nell’avviso di conclusione delle indagini del pm Paolo Petrolo – era insorto da circa una settimana quando Sia aveva acquistato il coltello e aveva manifestato la volontà di uccidere Gentile”. Secondo l’accusa, all’origine del delitto vi sarebbero stati dissidi sorti dopo la compravendita di una dose di marijuana. “La vittima – è scritto nel provvedimento – dopo una cessione di narcotico a Sia avvenuta una settimana prima e a fronte del mancato pagamento del prezzo, sbeffeggiava in pubblico l’indagato”. Da qui la decisione di uccidere Gentile. Sia colpì Gentile con 12 fendenti. Il giovane, sottoposto a perizia psichiatrica, secondo il consulente del gip era seminfermo di mente al momento del fatto.

Numerose persone hanno partecipato questa sera al corteo ed alla fiaccolata per ricordare Marco Gentile, il ragazzo di 18 anni ucciso a Catanzaro per un debito di 10 euro. All'iniziativa erano presenti i familiari ed gli amici del diciottenne. Tutti i partecipanti hanno indossato una maglietta con la scritta "Marco vive ... per chi lo ha amato". ANSA/CLARA VARANO

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