Le associazioni di Gioiosa Unite per il bene comune

Le associazioni di Gioiosa Unite per il bene comune

volontariato gioiosa jonica

Laura, Magister del MASCI, ha lanciato un fischio e poi un urlo dalle montagne di Gioiosa, e subito dalle foreste circostanti è arrivato un nugolo di “cacciatori di cinghiali” armati di ferri del mestiere (non fucili, in questo caso, ma pale, pichetti, rastrelli, carriuola, cazzuola, taglierine, bruciatori, lame ecc.). Un altro fischio e sono arrivati le ditte che hanno fornito il cemento, la terra e quant’altro necessario. Un altro fischio e sono arrivati i migranti di RECOSOL-SPRAR ed abbiamo pure visto divise della Confraternita Misericordia ed altri cittadini volontari.
E subito a lavorare -nell’area “concessa” ed in attuazione di una iniziativa pubblica condivisa con l’Amministrazione Comunale- nei caldi afosi pomeridiani fino a notte inoltrata per fare bella la “pinetina A. Moro” posta tra l’ex-Pretura, l’Auditorium Comunale del Centro di Aggregazione Giovanile, la Scuola Media, la Palestre, l’Asilo “Gramsci”, il parrucchiere Triumbari e le sue rombanti macchinette, il Liceo Scientifico, e poco più in là Piazza Plebiscito con il suo palco storico e con i suoi locali di prodotti dolciari dei Pisciuneri e Gatto, gelateria, pizzeria S. Caterina, Fontane Borboniche, Scalinata Via Sarpi, Barletta, Matrice, Castello, E nella stessa area della pinetina c’è una fontanina pubblica da cui sgorga acqua prestigiosa che tutti assaltano. Sarà leggermente spostata e migliorata. Cosa vogliamo di più ? Il MASCI è una nostra associata, la Recosol pure. Adesso stiamo cercando di “catturare” il Gruppo dei “Cacciatori”. Ci hanno promesso che appena termineranno i lavori della piazzetta “A. Moro”, verranno a darci una mano per il Centro Storico scalinata, piazzale Matrice, Castello e viuzze circostanti). Questa è anche l’attività delle Associazioni della Consulta, alla larga di strumentalizzazioni, sfruttamenti ed obblighi partecipativi. Solo senso civico disinteressato, applicato con assoluta serenità, semplicità, sentita passione culturale interiore e con “missione”. Questi sono i fatti veri, reali di cittadinanza attiva pura, spontanea per amore del paese, con grande senso e dignità di appartenenza. Una donna americana, sposata ad un gioiosano emigrato negli Stati Uniti, appena ieri ha visto la comunicazione della Consulta che ha invitato i cittadini e le Associazioni ad una azione di volontariato per il Centro Storico (scalinata, Castello e dintorni), ha scritto sulla pagina FB di Luciano Linares: ” Questo luogo lo ricordo molto bene – la mia prima visita a Gioiosa Jonica (RC)- nel 1969 dove mi sono innamorata di questo bellissimo paese e specialmente della sua gente, calorosa, felice ed amichevole”.
Masci, Cacciatori, Recosol ed altri si stanno impegnando in un estenuante lavoro manuale ogni giorno, da più di una settimana e continueranno a lavorare fino a quando nol termineranno tutti i lavori programmati (persino stemmi mosaicati del Masci e del Comune, che saranno realizzati da “amante” di artistici lavoretti realizzati con santa pazienza e tanta creatività utilizzando selezionatisssime pietruzze marine da Salvatore Loccisano di mestiere più noto come “autocarrozziere”). tutti gratuitamente, anzi “a gratis” come ha detto il “capo squadra” Peppe Agostino, quindi per puro spirito di collaborazione e di volontariato al fine di rendere bello e fruibile uno spazio pubblico dove rilassarsi ed incontrarsi. In buona sostanza si sta mettendo a posto un bene pubblico dando una mano a tutta la popolazione ed alla struttura comunale. Questo è bene collettivo, interesse pubblico, cittadinanza attiva, integrazione.
Nota di Vincenzo Logozzo Presidente della Consulta delle Associazioni

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