Ma come diavolo si devono raccogliere i soldi delle feste patronali?

Ma come diavolo si devono raccogliere i soldi delle feste patronali?

Io sono una carcarazza brutta, sporca e cattiva, volo un pò di qua e un pò di là, di queste cose ne so poco o nulla: chiese, santi o processioni, io non li frequento quasi mai.

Però, mi hanno detto una cosa che io proprio non capisco (e non capisco nemmeno quella di limitare i riti popolari come i tamburi di San Rocco a Gioiosa o il ballo degli zingari a Riace, ma questo adesso è un altro discorso).

Mi hanno detto che quando c’è una festa patronale, e qui da noi ce ne sono tante, i soldi si possono raccogliere soltanto in chiesa (o quasi).

Mi hanno detto che i soldi in processione, davanti a tutti, non si possono raccogliere nemmeno quando qualcuno vorrebbe darli ai terremotati.

Mi hanno anche detto, però, che in processione i soldi si raccolgono comunque: basta nascondere il contenitore, i trucchi sono tanti.

Un mio amico di Riace, ad esempio, mi ha mandato questa foto dell’ultima processione di San Cosimo e San Damiano e mi ha detto: carcarazza bella, li vedi quei due paletti rettangolari sotto la statua dei santi, quelli che sembrano due marmitte da moto? E la mano che è appoggiata? Beh, non sono casuali: servivano a mettere di nascosto i soldi per la festa….

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Sarà vero o sarà falso? Io non lo so. Ma siccome mi dicono che anche in altre feste hanno escogitato congegni simili, forse per i vescovi vale il detto “occhio non vede cuore non duole”.

E, allora, la domanda è: perchè i soldi raccolti in Chiesa sono belli e profumati e quelli in processione sono brutti e sporchi? perchè si raccolgono quasi di nascosto e non con una bella cassetta pubblica, neanche fosse una vergogna?

Carcarazza mia, guarda un pò dove vai a finire con le tue parole e chissà quante cazzate vai dicendo, proprio tu poi che di queste cose di chiesa capisci davvero poco….

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