SCUOLA E DOCENTI: ALLA FACCIA DELLA STABILITÁ, A RISCHIO IL CONCORSONE 2016

SCUOLA E DOCENTI: ALLA FACCIA DELLA STABILITÁ, A RISCHIO IL CONCORSONE 2016

scuola e docenti concorso

SCUOLA E DOCENTI: ALLA FACCIA DELLA STABILITÁ, A RISCHIO IL CONCORSONE 2016

Ancora qualche ora e si apriranno le porte di numerose scuole calabresi. Porte, in realtà, mai chiuse a causa di un’estate molto intensa che ha riguardato gli Istituti scolastici di tutta Italia. Mobilità, trasferimenti, assegnazioni, concorsone: questi i motivi che hanno tenuto in moto la grande macchina della scuola italiana. Ma se da un lato le numerose scuole della regione si apprestano ad iniziare puntualmente l’anno scolastico, dall’altro sono emersi negli ultimi giorni molti problemi che riguardano la situazione dei docenti. Come noto, a febbraio il Miur ha indetto un concorsone per tutti i docenti italiani che, dopo aver superato impegnativi percorsi abilitanti, aspiravano al tanto atteso posto di ruolo. Svecchiare la scuola, assumere giovani leve e stare al passo con le direttive europee –affermava il ministro Giannini- alla viglia del bando. Numerosi i posti banditi per il triennio 2016-19 e la situazione in Calabria appariva più che rosea a dispetto degli anni precedenti. A titolo d’esempio, per la scuola dell’infanzia erano stati banditi 401 posti e ben 708 per la scuola primaria. Ad Aprile l’inizio delle prove scritte che hanno testato la preparazione di migliaia di docenti e tra luglio, agosto e settembre quelle orali.

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E adesso? Gli stessi docenti vincitori, in Calabria pochissimi rispetto al numero degli iscritti e dei presunti posti a disposizione, in questi giorni si sono scontrati con un’amara verità: posti improvvisamente spariti, ebbene si, spariti! Proprio perché sono gli esempi e i fatti a parlare, basti pensare alla classe di italiano, storia e geografia, per la quale erano stati banditi 346 posti. Anche in questo caso si è verificata una strana sparizione: in tutta la Regione per l’anno scolastico 2016-17 solo 5 posti risultano disponibili. Se sono queste le straordinarie premesse e promesse tanto sbandierate dal Ministero, sembra difficile che in soli due anni i posti banditi possano riemergere. Dunque, viene da chiedersi: strani giochi di prestigio campeggiano tra gli uffici del Miur e dell’Usr Calabria? Mera strategia elettorale? Situazione ingarbugliata o, semplicemente, truffa bella e buona? Nel frattempo e, per l’ennesima volta, a pagarne le spese sono i docenti che si trovano nuovamente messi al palo e, invece di spendere le loro energie per la scuola e nella scuola, si ritrovano ad elemosinare un loro sacrosanto diritto. Per quel che riguarda la nostra regione, i vincitori si apprestano a organizzare manifestazioni davanti agli uffici scolastici regionali e provinciali e sembra previsto un incontro con l’assessore regionale Federica Roccisano per mercoledì. Si cercano risposte a questa assurdità, insomma, e si spera di non dover fare appello a vecchi proverbi storici del tipo -se vuoi avere successo a questo mondo, prometti tutto ma non mantenere nulla.

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