
(ANSA) – BOLOGNA, 12 OTT – “Nell’indagine Aemilia si assiste alla rottura degli argini” da parte della criminalità calabrese in Emilia dove “la congrega è vista entrare in contatto con il ceto artigianale e imprenditoriale reggiano, secondo una strategia di infiltrazione che muove spesso dall’attività di recupero di crediti inesigibili per arrivare a vere e proprie attività predatorie di complessi produttivi fino a cercare punti di contatto e di rappresentanza mediatico-istituzionale”.
E’ questo, secondo il Gup Francesca Zavaglia, il salto di qualità dell’inchiesta sulla ‘Ndrangheta della Dda di Bologna.

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