E’ entrato nel vivo, invece, con l’esame del ricorso presentato dalla forzista Wanda Ferro, che reclama un posto in consiglio regionale – a scapito del verdiniano Ennio Morrone – essendo stata la migliore perdente tra i candidati alla presidenza della Regione. Il Tar, alla quale Ferro si era rivolta, contestando l’approvazione della legge elettorale con un Consiglio operante in regime di prorogatio, ha ritenuto la materia di competenza della Corte costituzionale e aveva inviato gli atti alla Consulta. C’è un precedente, a questo proposito, e riguarda la Regione Abruzzo: la Consulta ha sancito che in regime di prorogatio non si possono adottare norme che non siano di “ordinaria amministrazione”. Allo stesso tempo, sempre i giudici costituzionali, hanno sancito che il varo di una nuova legge elettorale in prossimità delle elezioni non è certo cosa di «ordinaria amministrazione». La sentenza arriverà tra circa un mese.