Fidel Castro nel ricordo di Ilario Ammendolia

Fidel Castro nel ricordo di Ilario Ammendolia

di Ilario Ammendolia

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Fidel Castro lo vidi la prima volta in TV che allora trasmetteva in bianco e nero , ad un solo canale e solo per qualche ora al giorno. Lo schermo non era nitido ma mi restò impressa l’immagine dei “barbudos” che combattevano nella Sierra Maestra.
Dopo qualche tempo, tra l’incredulità e lo stupore, vedemmo le immagini di Fidel, del “Che” e dei rivoluzionari cubani mentre entravano trionfalmente all’Avana.
La rivoluzione aveva vinto nel continente americano a due passi della Florida.
Niente sembrava più impossibile.
Durante la crisi dei missili, quando il mondo fu a pochi passi dell’olocausto nucleare, molti di noi compresero che, in quel mondo spaccato in due, non si poteva restare neutrali e così ci sembrò naturale schierarci a fianco del “Comandante” Castro.
Ai nostri occhi Fidel era il “debole” che spezzava le catene dei potenti, il povero che si ribellava al ricco.
Sognavamo un altro mondo e ci sembrava quasi a portata di mano.
Indimenticabili le immagini di Fidel quando in uno stadio gremito sino all’inverosimile rese onore al Comandante Che Guevara caduto in combattimento facendo scattare in piedi l’intero stadio come un sol uomo e- insieme a loro- quanti, in ogni angolo del mondo, sognavano “una nuova Umanità”!
Così, passammo la nostra gioventù nel mito del Che, di Fidel, del Vietnam, del presidente Allende, di Ho Chi Minh . Ai nostri occhi erano “stelle” che brillavano in un nuovo firmamento facendoci intravedere una nuova alba di libertà, di pace e di giustizia.
Ne avevamo bisogno perché alle nostre spalle si stagliavano i ricordi di una terribile guerra con sessanta milioni di morti.

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La nostra passione era così forte che per qualche tempo, quando all’orizzonte si intravedeva il golpismo fascista, pensammo di poter trasformare l’ Aspromonte nella nostra Sierra Maestra. Ci siamo sbagliati e fu la nostra “fortuna”! Successivamente siamo stati costretti ad assistere ad un progressivo pianto di “stelle” cadenti sul nostro mondo.
Scrutavamo il cielo che un tempo ci era apparso così luminoso e lo scoprivamo freddo, muto e senza stelle.
Nonostante tutto , ai nostri occhi Fidel fu l’ultima luce fioca in un firmamento di stelle spente. Volevamo scorgerla ancora anche se da molto tempo non brillava più.
Quando muore un uomo destinato a lasciare la propria impronta sulla terra per ancora lungo tempo, mi sembra inutile volerlo giudicare fuori dal contesto in cui è vissuto.
Fidel, sulla Sierra Maestra, fu un combattente coraggioso e generoso.
Il “Comandante Castro”, presidente della repubblica di Cuba ha commesso tanti, gravi ed imperdonabili errori.
Sarà la storia a giudicare! Non ho dubbi però, Fidel ha avuto una dimensione grande e tragica. E’ stato portatore di passione e di ideali, di fatali errori e di grandi conquiste.
Non voglio sfuggire al problema di oggi.
Il mondo, questo nostro mondo che non sta molto meglio di Cuba, ha bisogno del Socialismo che per usare una metafora di Leibniz ,ci guarda da ogni porta e da tutte le finestre.
Senza un nuovo Internazionalismo, senza una sostanziale uguaglianza tra gli uomini non se ne esce dalla drammatica crisi che azzanna il mondo da ogni lato.
Ma non abbiamo bisogno di violenza, ne di dittatori comunque colorati. Neanche fossero “Fidel”!
Noi uomini siamo fragili ed il potere ci corrode e ci corrompe. E’ stato così per tutti i capi rivoluzionari del secolo scorso, lo è oggi come dimostra la triste deriva di Manuel Ortega, trasformatosi da rivoluzionario sandinista in un tiranno.
Come ho già detto, per qualche tempo, Fidel fu una “stella” spenta dalla gestione del “potere” .
Oggi per quanto si scruti il Cielo non si riesce a scorgere neanche “polvere di stelle” !
La storia però è destinata ad andare avanti! Credo che un giorno gli sfruttati, i poveri, gli emarginati, gli uomini liberi, gli “intellettuali organici”, di tutto il mondo riusciranno a realizzare ciò in cui noi abbiamo fallito.
Sicuramente quel giorno, qualcuno udrà l’eco di una voce lontana salutare il nuovo mondo con le parole:
Hasta la victoria siempre !

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