Il No di Ardore al Referendum

Il No di Ardore al Referendum

forza italia no referendum ardoreSi è svolto lunedì pomeriggio, nella biblioteca di Ardore, un importante incontro incentrato sul referendum e sulle necessità dei territori, che ha coinvolto amministratori locali di tutta la Provincia di Reggio Calabria. Il dibattito, voluto ed organizzato da Gianfranco Sorbara, anima di Forza Italia ad Ardore, assieme al consigliere comunale e capogruppo di minoranza Roberto Marando, è stata l’occasione per mettere a fuoco tutti gli argomenti alla base del NO alla Riforma Costituzionale e serrare le fila in vista dell’ultima settimana di campagna elettorale. Dopo i saluti del Presidente del Consiglio Comunale di Ardore Giuseppe Iurato, ad aprire i lavori, moderati dallo stesso Sorbara, Nino Foti, vice coordinatore regionale di Forza Italia. Una riforma inopportuna e piena di errori – ha dichiarato Foti criticando anche il modus operandi del Governo – che ha portato, in modo molto forzato e a colpi di maggioranza, all’approvazione del testo e che sta letteralmente dividendo in due il Paese. Ad introdurre successivamente gli interventi dei relatori, Roberto Marando, che ha esposto un’approfondita relazione sui motivi del NO dei territori all’eventuale approvazione di questa riforma. Un testo volutamente confuso – ha commentato Marando – che non fa risparmiare quanto si dice e che toglie ancora più spazio alla sovranità popolare, mentre i territori hanno bisogno, ora come non mai, di scegliere i propri rappresentanti. A seguire la parola agli amministratori locali, primi riferimenti per i cittadini – ha commentato nella sua veste di moderatore Gianfranco Sorbara – e rappresentanti dello Stato e dell’apparato pubblico da sempre più esposti e meno tutelati.forza italia no referendum ardore
Numerosi gli interventi che hanno messo a nudo le criticità del testo oggetto del referendum, dagli assessori Lea Stelitano e Mimmo Alafaci, di Roghudi e S. Agata del Bianco, ad Alfonso Passafaro, consigliere comunale di Locri, Rocco Mazzaferro, consigliere comunale di Gioiosa Ionica, e Pino D’Ascoli che si è concentrato anche sull’importanza di aver condiviso questa esperienza con un nuovo gruppo politico unito e compatto e che, nonostante i continui tentativi di disturbo, ha saputo ritrovarsi e continuerà a farlo. Nel merito della riforma e con diversi spunti politici anche gli interventi del vice sindaco di Oppido Mamertina Vincenzo Barca, di Lorenzo Micari, già assessore comunale di Villa S.G., Peppe Zampogna, consigliere comunale di Palmi, Pasquale Zappia, vice sindaco di Platì, Pasquale Ceratti, vice sindaco di Bianco, dell’ex sindaco di Locri Francesco Macrì, di Giuseppe Musco e del senatore Franco Crinò.
Un incontro al quale Ardore ha saputo rispondere ancora una volta presente, confermandosi quale importante punto di riferimento politico della Provincia reggina. Chiari anche i contenuti, con una sonora bocciatura della riforma, definita un passo indietro e non in avanti, e con diverse note di colore politico e critiche soprattutto all’attuale establishment di Forza Italia che troppo spesso, hanno ribadito gli intervenuti, non ha trovato la forza ed il coraggio di confrontarsi con la propria base e che ancora governa con la finzione e l’ipocrisia, pensando solo al proprio orticello.
Insomma un NO dai territori che non è stato lanciato solo verso la consultazione del 4 dicembre prossimo, ma che ha voluto gettare lo sguardo anche al futuro. Dagli organizzatori, infatti, a sintesi degli interventi, è stata avanzata la richiesta di istituire un Osservatorio focalizzato sulle necessità del territorio della locride, che conta 42 comuni e oltre 130 mila abitanti, e che serva a rappresentare i bisogni dei cittadini ed ottenere risposte delle istituzioni. Una prospettiva nuova, dunque, quella venuta fuori durante l’incontro, con l’auspicio di destare dal sonno chi ancora crede che l’impegno politico sia la rincorsa a poltrone e incarichi e dimenticando colpevolmente i bisogni dei cittadini, specie delle fasce deboli e meno difese. forza italia no referendum ardore

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