Lions club di locri invita tutti alla giornata mondiale del diabete

Lions club di locri invita tutti alla giornata mondiale del diabete

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Lions Club,  Sovrintendenza del Museo e Parco archeologico nazionale in collaborazione dal Centro di Diabetologia pediatrica dell’ Ospedale di Locri , di cui è responsabile la dott.ssa Mariella Bruzzese, hanno dato vita ad una interessante  iniziativa indirizzata a celebrare la Giornata Mondiale del Diabete. L’iniziativa che registra anche la collaborazione dell’ l’Associazione Giovani con diabete della Locride avrà luogo . Venerdì con inizio  alle ore 16.30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri  dove è previsto  un incontro sul tema ” Il tempo dedicato alla cura “. Dopo i saluti della Direttrice del Museo, Rosella Agostino, del presidente del Liond Club di Locri Giuseppe Macri’ e delal presidente di zona Silvana Porcella Fonti sono previste relazioni dei dott.ri Manuela Bruzzese e Franco Mammi. L’ evento – come si legge in una nota informativa –  si pone l’obiettivo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica  sulla malattia diabetica in età pediatrica, una malattia cronica che in Italia interessa circa 20.000 bambini e ragazzi e che in Calabria, ogni anno , registra la comparsa di circa 50 nuovi casi nella fascia di età sino a 14 anni. Si tratta di una problematica complessa, con una gestione difficile in famiglia, a scuola e nella comunità in genere, che richiede grande impegno sia da parte di chi ne soffre e della sua famiglia sia da parte degli stessi operatori. Oggi i progressi della tecnologia hanno messo a disposizione per la cura dei pazienti numerosi strumenti, alcuni dei quali anche molto sofisticati, che consentono un trattamento ottimale della malattia, evitando così la comparsa delle temibili complicanze croniche.

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Ma, fondamentale, per il loro efficace utilizzo è il ” Il tempo dedicato alla cura “, sia da parte dei pazienti che degli operatori sanitari. Numerose evidenze scientifiche documentano in maniera netta che non sono gli strumenti a disposizione a fare la differenza nella cura del diabete , ma è la capacità del paziente nel saper gestire la sua malattia. Oggi al pediatra-diabetologo si chiede, nel prendersi cura di un paziente,  di aiutarlo a comprendere la propria condizione e a ricercare in sé stesso le motivazioni necessarie per curarsi bene. Un processo questo, che prende il nome di Educazione terapeutica e che nel 1998 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come uno strumento essenziale per migliorare la qualità di vita dei malati cronici aiutando “il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento e a farsi carico del proprio stato di salute”. E, appunto, la dott.ssa Bruzzese e il dott. Mammì cercheranno di dare esaurienti speigazioni sulle nuove possibilità offerte oggi  dalla medicina.

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