Agess, Ruggiero: “Il Consigliere Nucera dimentica il volontariato”

Agess, Ruggiero: “Il Consigliere Nucera dimentica il volontariato”

Nel campo dell’associazionismo ogni realtà associativa ha un proprio valore e merita rispetto anche se non aderente a grandi sigle che raggruppano talune associazioni. Tale premessa è d’obbligo nel constatare che il Consigliere On. Nucera, neo detentore della delega all’associazionismo e volontariato, fresco di delega ha incontrato le sigle associative più rappresentative in Calabria “dimenticando” di incontrare quelle associazioni, specie quelle di volontariato che si ispirano alla Legge 266/91 e quelle formate da familiari (art.6, L.R. 1/2004). Una famosa pubblicità recitava che per “dipingere una parente grande, non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello” questo per rendere meglio l’idea che affinchè ci sia un vero confronto ed un ascolto a 360 gradi tra le associazioni e l’istituzione, non vanno ascoltate solo le grandi sigle che nulla togliendo alla loro competenza ed incisività nella gestione in campo sociale, non certo sminuiscono il lavoro e l’importanza delle piccole realtà associative che in forma singola e quindi non associata, svolgono sul campo azioni sociali a stretto contatto con realtà territoriali e che possono dare il loro apporto in suggerimenti e confronti costruttivi. Le associazioni di volontariato, così come quelle formate da familiari non ci stanno ad essere considerate il pesce piccolo mangiato da quello grande e pretendiamo la stessa attenzione che si riserva alle sigle che seppur rappresentative di più associazioni non sono le sole ad avere contezza ad ampio raggio del territorio calabrese. La legge regionale n.33/2012 sul volontariato prevede la costituzione della consulta regionale del volontariato, scaduta da due anni e mai rinnovata nonché l’istituzione di un fondo annuale destinato alle attività ed autogestione delle associazioni di volontariato, anche questo non si sa che fine abbia fatto. Così come è venuta meno la ratio dell’istituzione dell’albo regionale dell’associazionismo familiare e cioè quella di finanziare progetti di auto mutuo aiuto. Ecco che tutte queste disattenzioni (ed uso un eufemismo per definirle) lasciano ancora più nel limbo le realtà di volontariato e dell’associazionismo familiare che possono essere una risorsa da cui l’istituzione può attingere sia per la conoscenza dei bisogni territoriali sia per far divenire questi organismi organizzativi un valore umano aggiunto perché operano nella prossimità del basso, proprio lì dove i bisogni sono tanto grandi quanto disconosciuti. Ci si auspica quindi che presto venga istituita la consulta regionale del volontariato e si istituisca il fondo per finanziare progetti per le associazioni di volontariato non trascurando quelle che svolgono attività di auto mutuo aiuto, nonché vengano date anche a queste associazioni (che non sono associate a grandi sigle), l’opportunità di dire la propria e di avere la giusta considerazione da parte di chi è delegato ad occuparsene, magari non saremo portatori di visibilità mediatica ma sicuramente lo saremo di idee, esperienze e bagagli socio-culturali da non trascurare.

Silvana Ruggiero (Presidente Agess)

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