A chi dà fastidio Riace? Mimmo Lucano rimette il mandato alla cittadinanza

A chi dà fastidio Riace? Mimmo Lucano rimette il mandato alla cittadinanza

Fonte: www.left.it

Di Tiziana Barillà

E’ sereno Mimmo Lucano, lo chiamiamo perché il principale giornale del Sud, la Gazzetta del Sud, ha pubblicato in prima pagina un articolo dal titolo: “Fango su Mimmo Lucano”. Da giorni, sul canale Youtube girano alcune registrazioni che hanno la pretesa di denunciare «il vero Mimmo Lucano», così scrivono in bella vista sul video. Non è la prima volta che il suo nome finisce sulla Rete o sulle pagine del giornale. Mimmo sorride, a Left dice di stare bene. E che ci aspetta tutti a Riace il 30 dicembre. Ecco perché.domenico lucano sindaco di riace

«Non posso rimanere in silenzio per rispetto di tutti, non solo dei cittadini di Riace ma delle tantissime persone che in tutti questi anni si sono legate a un sogno di utopia sociale e avanguardia politica», scrive il sindaco in una lettera aperta. Mimmo Lucano, sindaco di Riace, ha rimesso al consiglio comunale di Riace il suo mandato. Il suo terzo mandato. In questi anni la sua cittadina, Riace, è diventata il simbolo dell’accoglienza che riporta la vita nell’abbandono dei borghi del Sud. Un esempio apprezzato, forse più all’estero che in patria, tanto che la rivista americana Fortune lo ha inserito tra i 50 personaggi più influenti del pianeta. La decisione arriva dopo la diffusione, su Youtube, di due file audio con tanto di sottotitoli e accompagnamento denigratorio. Nelle registrazioni il sindaco parla con gli ex assessori del suo Comune, Maurizio Cimino e Renzo Valilà, di un finanziamento per interventi contro il dissesto idrogeologico in arrivo dalla Regione. Secondo gli audio diffusi, su cui indagano le autorità competenti, i fondi sarebbero stati dirottati su un campo sportivo. «In quella registrazione stavo spiegando come da un contributo regionale finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico lungo il torrente che attraversa Riace Marina era possibile valorizzare la superficie da mettere in sicurezza e renderla fruibile per attività ricreative, scolastiche, sportive. Addirittura nel futuro con uno specifico contributo sarebbe stato possibile completare l’opera e farla diventare un vero campo sportivo e fare felice i ragazzi di Riace e i numerosi ragazzi che vengono da ogni parte del mondo. Dove sta il male di tutto questo?», chiede.impariamo da Riace

Perciò, oggi, Lucano ha presentato al segretario comunale le sue dimissioni non irreversibili da sindaco. Entro 20 giorni dovrà essere presa una decisione definitiva. «Metto nelle mani dei consiglieri comunali la decisione su di me e sul mio operato. Se ci sono delle incertezze è giusto che devono emergere e prenderne atto – scrive pubblicamente -. Non voglio che ci siano ombre in grado di offuscare l’orizzonte politico e sociale che ha indicato una via possibile e alternativa nella prassi politica soprattutto dei piccoli governi locali. Questo è un impegno che devo assumermi perché non voglio che focolai di speranza e di luce vengano spenti per autorizzare chiunque a dire con i soliti luoghi comuni sulla politica “tanto sono tutti uguali”. Quante volte mi sono sentito fuori luogo negli apparati istituzionali, ma ho dimostrato che è possibile gestire la cosa pubblica con un’idea di militanza politica senza mai fare nessun atto o azione per fini o vantaggi personali».

È amaro, Mimmo: «Mi viene da ridere, ma se mi fermo a riflettere mi viene la tristezza e penso che in questi ultimi periodi stanno accadendo attorno a Riace e al messaggio politico che rappresenta tante incomprensioni e si stanno addensando strane ombre. A chi da fastidio? Non ho chiesto a nessuno niente, incarichi, ruoli, candidature. Ho sempre rifiutato proposte politiche, anche insistenti. Continuo a fare il sindaco di strada in mezzo alle difficoltà e ai problemi di tutti per immaginare un riscatto ed un futuro possibile per questa terra avvolta da contraddizioni e afflizioni. Le mafie forse hanno imparato una nuova strategia: non mi chiamano con le persone che contano amici degli amici, io non riconosco queste autorità; non mi fanno intimidazioni, violenze eclatanti perché sono consapevoli di rendermi più forte, rimangono due possibilità: la mia vita o le diffamazioni e le denigrazioni».

L’appuntamento è per venerdì 30 dicembre, all’assemblea pubblica presso la sala del consiglio comunale di Riace alle ore 18. «Per discutere a cuore aperto con tutti ed arrivare ad una decisione definitiva», scrive Lucano. «Spero che sarete presenti in molti. Soprattutto quelli che condividono ideali per altri mondi possibili, categoria a cui sento di appartenere. Hasta Siempre».

 

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