‘Ndrangheta, blitz dei carabinieri a Reggio: catturato il latitante Penna

‘Ndrangheta, blitz dei carabinieri a Reggio: catturato il latitante Penna

Fonte: www.zoom24.it

Era ricercato dallo scorso mese di settembre dopo essere sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione Grifone. E’ stato localizzato in un appartamento nel quartiere Tremulini

Blitz dei carabinieri del Comando provinciale e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria nel quartiere Tremulini di Reggio Calabria. Individuato e arrestato Carmine Penna, 37 anni, di Sinopoli, ricercato dal settembre 2016,da quando era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Grifone” condotta dalla polizia contro la cosca “Santaiti” di Seminara. Penna era destinatario di un provvedimento di fermo mai notificato all’alba del 20 settembre scorso. A suo carico, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che ha coordinato l’inchiesta, contesta diversi reati: porto abusivo e detenzione di armi, detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine aveva evidenziato cointeressenze del Penna con la cosca “Santaiti” di Seminara (RC), la cui operatività è stata pacificamente riconosciuta nella sentenza “Cosa Mia”. La cattura. Il latitante è stato individuato e catturato all’interno dell’appartamento di via Clearco, sulla cui proprietà sono in corso ulteriori accertamenti, al momento dell’intervento dei carabinieri, era presente il nipote 16enne A.R.. Mel corso della perquisizione domiciliare sono state rinvenute, occultate in un vano ricavato nel sottotetto, due buste di marijuana del peso complessivo di circa 700 grammi.

Penna Carmine

Penna Carmine

Il profilo. Carmine Penna, gravato da numerosi procedimenti penali, è ritenuto soggetto di notevole spessore criminale, contiguo con la cosca Alvaro anche in considerazione dei suoi rapporti di parentela: il nonno materno, infatti, Carmine Alvaro (classe 1926), deceduto nel 2006, era il cognato di Domenico Alvaro (classe 1924), deceduto nel 2010, detto “Don Micu”, giudizialmente riconosciuto come uno dei “capi” dell’omonima cosca con sentenza del Tribunale di Palmi n. 249/2000, divenuta irrevocabile, successivamente fermato nella qualità di “capo locale di Sinopoli”, nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Crimine”. La madre Grazia Alvaro (classe 1956), risulta scomparsa il 03.12.1990, presumibilmente vittima di lupara bianca, il cui suocero Giuseppe Penna (classe 1922) è stato a sua volta assassinato il 12.01.1992 da Carmine Alvaro (classe 1926), padre di Grazia Alvaro. La sorella Domenica Penna è stata uccisa nel 2001 dal marito Francescantonio Alvaro (classe 1975)re trovato morto, colpito da numerosi colpi di arma da fuoco, nelle campagne di Sinopoli nel luglio 2014.

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