Aeroporto Reggio Calabria, Tripodi (PCI): “Senza Alitalia non avrebbe possibilità di esistere”

Aeroporto Reggio Calabria, Tripodi (PCI): “Senza Alitalia non avrebbe possibilità di esistere”

La notizia non potrebbe essere più triste per Reggio Calabria: Alitalia, con l’avallo del PD e del governo Gentiloni, ha comunicato all’ENAC la volontà di lasciare definitivamente l’aeroporto reggino “Tito Minniti” a partire dal prossimo 1 febbraio.

E’ del tutto ovvio che senza la presenza dei voli Alitalia l’aeroporto reggino non avrebbe alcuna possibilità di esistere, almeno in questa fase.

La scelta di Alitalia è la diretta conseguenza della decisione, mai dichiarata pubblicamente, del presidente della regione Oliverio e il sindaco di Reggio Falcomatà che stanno alacremente lavorando per la definitiva chiusura dell’aeroporto dello stretto “Tito Minniti”.

E’ questa, infatti, la tragica conclusione che, alla faccia delle tantissime frottole e delle infinite bugie di questi mesi, possiamo affermare dopo avere verificato che, nonostante i formali impegni pubblici, la giunta Oliverio non ha versato neanche un euro dei circa 904.000 euro di debito pregresso della regione Calabria nei confronti della Sogas e identico comportamento ha avuto il sindaco Falcomatà che non ha pagato nemmeno un centesimo dei circa 100.000 euro che corrispondono al debito del comune di Reggio Calabria sempre nei confronti della Sogas.

Si tratta di somme dovute e sulle quali sia Oliverio che Falcomatà avevano ripetutamente assunto l’impegno a pagare.

L’aeroporto di Reggio, con la piena colpevole complicità di tutti i parlamentari e i consiglieri e assessori regionali reggini, nonché dei consiglieri e assessori comunali della città, sta per essere soppresso dal PD reggino, calabrese e nazionale che realizza un vecchio disegno che puntava da tempo alla chiusura dello scalo reggino che costoro hanno l’ardire di considerare un lusso sfrenato; ricordiamo la famigerata dichiarazione del deputato cosentino Ernesto Carbone, componente della segreteria nazionale del PD e strettissimo collaboratore di Renzi, il quale ne chiese ufficialmente la chiusura.

Si apre la fantomatica Città metropolitana, che diventa solo un pennacchio, e si chiude l’aeroporto.

Questo è l’indecente regalo che Oliverio e Falcomatà hanno consegnato ai reggini per il 2017.

Proprio l’inadeguato Falcomatà merita una menzione speciale: si tratta del primo caso al mondo di un sindaco che avalla un disegno che punta a massacrare la città della quale è il primo cittadino. Si tratta, evidentemente, di un episodio di masochismo politico-amministrativo, con seri risvolti che tracimano nella materia freudiana, che, però, è in linea con un personaggio ormai totalmente e unanimemente inviso da Reggio e dai reggini.

Ormai il tempo stringe e, visti i fatti, l’aeroporto sarà operativo per pochissime settimane.

Pertanto, ci appelliamo ai reggini affinché ci sia una risposta ferma e compatta contro questo scellerato disegno ordito dal PD, da Oliverio e da Falcomatà poiché la chiusura dell’aeroporto rappresenterà la cancellazione del diritto costituzionale alla mobilità, il definitivo isolamento e un ulteriore arretramento complessivo per la città di Reggio Calabria.

Reggio Calabria, 4 gennaio 2017

Michelangelo Tripodi (Segreteria Nazionale del PCI)

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