‘Ndrangheta e cocaina a Vibo, dissequestrati beni per oltre 2 milioni di euro

‘Ndrangheta e cocaina a Vibo, dissequestrati beni per oltre 2 milioni di euro

Fonte: http://www.zoom24.it/2017/03/13/ndrangheta-vibo-beni-dissequestrati-operazione-stammer-44788/

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha sciolto le riserve in ordine ai sigilli posti sui beni appartenenti ad alcuni degli indagati nell’ambito dell’operazione antidroga Stammer
Alcuni dissequestri totali, altri parziali. I giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro hanno sciolto la riserva sui sigilli posti ai beni appartenenti ad alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta antidroga “Stammer” coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Guardia di finanza. Accolte le istanze degli avvocati Vincenzo Cicino e Natale Ferraiuolo. Così i giudici del Riesame hanno disposto il dissequestro dei beni riconducibili ad Antonio Ruggiero, 40 anni di Vibo Valentia. Tornano nella sua disponibilità il 50% del capitale sociale della Giovinazzo Immobiliare, diversi fabbricati ubicati a San Ferdinando, il caseificio che prende il suo nome e diversi conti correnti e quote societarie. Stessa decisione per la moglie Marianna Puntoriero che si è vista annullare il sequestro eseguito dalle Fiamme gialle lo scorso 24 gennaio. Prezioso il lavoro svolto dal consulente di parte, il commercialista Pierluigi Combariati.


L’altro verdetto. I giudici hanno inoltre sciolto le riserve in ordine ai ricorsi presentati dagli avvocati Francesco e Paola Stilo. Di fatto è stato dissequestrato un patrimonio di oltre due milioni di euro tra quote societarie, conto correnti, terreni, fabbricati e l’intero complesso del ristorante “Orchidea” di San Calogero riconducibili a Pasquale Grillo, 68 anni e ai suoi due figli, Antonio e Giuseppe, rispettivamente di 39 e 36 anni. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, proprio in questo ristorante si sarebbero tra l’altro svolte diverse riunioni da parte dei presunti narcotrafficanti. In particolare i Grillo sarebbero vicini al broker Francesco Ventrici, originario proprio di San Calogero, ma da anni residente nel Bolognese e anche lui coinvolto nell’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza.
Accolta, infine, anche l’istanza dell’avvocato Giovanni Vecchio e annullato il sequestro di beni nei confronti di un altro indagato, Rocco Iannello, 42 anni, di Mileto. Dissequestrati, dunque, un bar ubicato nella cittadina normanna, diversi conti correnti ed una ditta individuale. (mi.fa.)

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