Faida di Platì: Fermate 5 persone indagate di omicidio.

Faida di Platì: Fermate 5 persone indagate di omicidio.

LOCRIDE. Su disposizione della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Reggio Calabria, i Carabinieri del R.O.S., del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabriahanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di BARBARO Rosario, TRIMBOLI SaverioMARANDO RosarioPOLITO Brunoe TRIMBOLI Domenico, ritenuti a vario titolo responsabili di una serie di omicidi con l’aggravante del metodo mafiosocommessi nel corso di una faida tra le famiglie MARANDO e TRIMBOLI, che insanguinò Platì tra la fine degli anni 90 e primi anni 2000, con l’uccisione di 5 persone.

Il decreto di fermo è stato emesso a conclusione di complesse indagini deR.O.S. svolte con l’ausilio della Stazione CC di Platì e dei Cacciatori di Calabria che hanno consentito di riscontrare comeMARANDO Pasqualecapo dell’omonima ndrina attiva tra Platì ed il Piemonte, irreperibile dal 2002, fu vittima di omicidio con occultamento del cadavere, commesso nel gennaio di quell’anno da esponenti della famiglia TRIMBOLI che agirono con l’autorizzazione di BARBARO Rosariocapo della locale di ‘ndrangheta di Platì, animato dall’intento di ridimensionare i MARANDOche insidiavano la sua leadership sul territorio

Il fatto di sangue si inquadrava nella violenta faida scatenatasi nell’ambito della cosca MARANDO – TRIMBOLI per contrasti sulla gestione e la spartizione dei proventi del traffico internazionale di droga che avevano portato i MARANDO a colpire duramente i TRIMBOLI per riaffermare la loro supremazia nell’ambito delsodalizio mafioso. Lo scontro fu interrotto a seguito dell’intervento della struttura sovra ordinata del Crimine. Così l’omicidio diMARANDO portò ad un nuovo equilibrio nei rapporti di forza tra le cosche di Platì, rafforzando proprio i BARBARO.

Le indagini del R.O.S. hanno consentito di fare luce oltre che sulla scomparsa di MARANDO Pasquale anche su un omicidio e altri tre casi di lupara bianca, maturati sempre nell’ambito della faida tra le famiglie MARANDO e TRIMBOLI.

Il primo episodio delittuoso risale al gennaio del 1997, quando ignoti assassinarono a colpi di pistola VIRGARA FerdinandoA distanza di venti anni, le indagini hanno fatto emergere come VIRGARA venne ucciso da MARANDO Pasquale, TRIMBOLI Rosario e TRIMBOLI Antonio Giuseppea loro volta successivamente assassinati.

Temporalmente seguirono tre casi di lupara bianca dei fratelli TRIMBOLI Antonio Giuseppe (scomparso nel luglio 2001) e Rosarioucciso insieme a al parente TRIMBOLI Saverio (nel novembre dello stesso anno). A tutto oggi i loro corpi non sono stati ritrovati. 

Le indagini hanno accertato che l’uccisione dei TRIMBOLI fu ordinata e attuata da MARANDO Pasquale per ribadire la sua leadership sulla cosca TRIMBOLI e perché si era convinto che proprio i TRIMBOLI lo avessero deliberatamente indotto in errore, accusando falsamente VIRGARA Ferdinando di responsabilità nell’omicidio del fratello Francesco rinvenuto cadavere nel maggio 1996  in località della val di Susa

Infine, è stato risolto il caso dell’uccisione di MARANDO Pasquale, il cui cadavere non è stato mai ritrovato, attuata per vendetta nel gennaio 2002 da TRIMBOLI Saverio, inteso Savetta, fratello di Antonio Giuseppe e Rosario, con il concorso di altri esponenti della cosca TRIMBOLI con l’assenso di BARBARO Rosario, capo locale di Platì, in contrasto con il MARANDO per questioni di supremazia mafiosa sul territorio. L’omicidio avvenne all’interno di un’abitazione di Platì, ove il MARANDO, all’epoca latitante, era stato portato per partecipare ad una riunione che sancisse un chiarimento con i TRIMBOLI.

Reggio Calabria, 25 Maggio 2017                                IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

           Dott. Federico Cafiero de Raho

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