La Sensation Gioiosa C5 ha vinto comunque

La Sensation Gioiosa C5 ha vinto comunque

Sì, è vero: domenica scorsa, la Sensation Gioiosa C5 ha perso per 5 a 4 lo spareggio promozione contro il Bisignano e non ha conquistato (almeno per il momento) l’accesso alla Serie C1 (massimo campionato su scala regionale) di calcio a 5.

Ha perso perchè disorientata – potremmo dire: quasi sovrastata – dalla cattiveria agonistica e dalla prestanza fisica degli avversari, perchè ancora troppo poco matura per comprendere che le partite si giocano dal primo all’ultimo istante e sapendo leggere le varie fasi di gara: basta vedere l’aggressività immediata dei rivali del Bisignano, autori del primo contrasto duro e del primo fallo dopo nemmeno 5 secondi dall’avvio dell’incontro; basta prendere nota dall’ossessiva e quasi noiosa ricerca del contrasto “uomo-uomo” da parte della compagine cosentina, ben consapevole che – ottenuto il vantaggio – il modo migliore per difenderlo era appoggiarsi regolarmente su un pivot quasi immarcabile per stazza fisica.

La formazione della Sensation che ha affrontato il Bisignano

Servirà molto questa sconfitta, servirà soprattutto se i giovani talenti della Sensation – che anche domenica scorsa hanno dimostrato di saper interpretare un futsal moderno e di qualità, fatto di una vera manovra di gioco – saranno umili e intelligenti  nell’elaborare in termini positivi la delusione per non aver superato gli avversari e sapranno rinnovare il loro spirito di squadra. Perchè con ogni probabilità, viste le possibilità offerte dal regolamento e dagli eventuali “ripescaggi”, la Sensation Gioiosa C5 l’anno venturo potrà disputare comunque la C1: traguardo meritato per tante e svariate motivazioni, traguardo anche necessario ormai per far crescere e maturare una squadra che ha ancora tanti potenziali anni di successi davanti a sè.

La formazione di Mister Ierinò, e con lei tutta la società ASD Sensation Profumerie, è stata in ogni caso protagonista di una stagione memorabile, il cui valore assume un peso specifico superiore anche al singolo salto di categoria. Perchè non conta solo vincere, non conta solo primeggiare nel proprio livello di competenza, è decisivo comprendere anche come ci si arriva a determinati risultati: con una squadra fatta soprattutto di giovani e di gioiosani, con una selezione juniores che conquista nuovamente il titolo di campioni regionali, con ragazzi che vincono il titolo nazionale con la rappresentativa calabrese, con dirigenti che fanno un lavoro appassionato e volontario, senza speciali risorse economiche da distribuire, senza giocatori da stipendiare, senza un palazzetto dello sport, ecc. In questo, ci sia consentito rivendicarlo anche con una punta d’orgoglio, il futsal gioiosano è un passo avanti rispetto a tante altre realtà anche assai più radicate e blasonate: perchè a Gioiosa si è partito quasi da zero e contando su poche limitate forze, e oggi le prospettive future sorridono in maniera assolutamente eloquente.

E, allora, è opportuno investire subito in questo avvenire, è opportuno mettere subito a valore il grande e positivo movimento creatosi. La Sensation abbia il coraggio di rilanciare subito la sfida, con una grande società capace di strutturarsi e di organizzarsi in modo ancora più efficace e con un grande patto fra giocatori che devono provare ad affrontare insieme il campionato di C1 quasi fosse un tirocinio formativo a livello di squadra e a livello di individualità. Questa formazione, vista l’età media e visti i valori tecnici e morali espressi, può costruire un piccolo grande ciclo e può esportare il suo marchio positivo: è necessario volerlo, però.

Un ultimo rilievo critico va rivolto al pubblico e agli sportivi gioiosani. Procura un senso di amarezza e di delusione la scarsa partecipazione alle sfide della Sensation Gioiosa C5, il poco entusiasmo procurato in paese, quasi non fossimo dinanzi ad una sana e genuina espressione della nostra cittadina: domenica scorsa, per dire, i tifosi del Bisignano erano nettamente superiori a quelli gioiosani, carichi a mille e pronti a spingere verso la vittoria i propri giocatori. Ecco, forse è anche da queste cose che si può crescere e migliorare: vogliamoci bene come figli di una comunità, prendiamoci cura delle cose belle della nostra Gioiosa, ne abbiamo tutti da guadagnare.

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