Cagliuso: “Sono intervenuti da Reggio per appianare i problemi sulla giunta comunale”

Cagliuso: “Sono intervenuti da Reggio per appianare i problemi sulla giunta comunale”

E’ stato il giorno dei ringraziamenti per i candidati dell’Officina delle idee, che hanno perso le elezioni per una manciata di voti ma sono consapevoli di rappresentare metà Caulonia.

Un buon numero di presenze in piazza Bottari per un semplice incontro di ringraziamento.

Franco Cagliuso, che guiderà in consiglio comunale l’opposizione, non ha avuto peli sulla lingua. E nel giorno in cui comuni come Bivongi e Bovalino annunciano le giunte comunali mentre a Caulonia è ancora tutto in discussione per le pretese dei componenti della grande coalizione, ha affermato: “Molto probabilmente oggi qualcuno è intervenuto da Reggio Calabria per appianare i problemi sorti per la composizione della giunta”.

Ha poi ribadito che anche da minoranza l’Officina delle idee si troverà nelle piazze e nelle frazioni, pronta ad ascoltare i cittadini. “Noi – ha sostenuto – abbiamo fatto una campagna basata sul programma, a differenza dei nostri avversari. L’Officina resterà aperta”.

Ha poi parlato del bisogno di cambiamento che si è respirato in questa tornata elettorale ed analizzando il voto per la coalizione vincente ha rilevato che “E’ stata molto votata una ragazza, nuova alla politica. Purtroppo però verrà messa da parte, non avrà ruoli di responsabilità”. Poi ha alzato i toni, forse in preda alla foga del discorso, fino a dire che: “Amministreranno i <<cadaveri>> che si sono presentati per l’ennesima volta. Sicuramente avremo assessori che sono già stati assessori molte volte. Il nuovo non si vedrà all’amministrazione. Perchè il nuovo è l’Officina”.

Alcuni candidati hanno poi voluto ringraziare i propri sostenitori. Per Antonella Ierace: “Cagliuso è un grande leader”. E Ilario Circosta ha proposto di creare un governo ombra per essere un’opposizione propositiva.

Finita la campagna elettorale, ora tutti devono rimboccarsi le maniche per governare un paese in cui nemmeno l’ordinaria amministrazione è garantita.

 

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