con la simpatia che ho sempre provato nei vostri confronti (pur non comprendendo perchè restiate ai margini della scena politica locale quando invece abbiamo disperato bisogno di forze che rompano lo status quo) vi confesso di non avere ben compreso la vostra smentita. Ciavula non ha mai affermato che il movimento 5 stelle sarebbe entrato nella giunta Belcastro, ipotesi decisamente surreale. Nell’articolo da voi richiamato c’è una frase che recita: “si vocifera anche di qualche pentastellato folgorato sulla via del Partito Democratico per interposta persona che potrebbe essere chiamato da esterno”. Sembra chiaro che si faccia riferimento a singole persone e non ad un movimento.
In queste fasi, molto concitate per quanto riguarda l’eterogeneo gruppo che amministrerà Caulonia, non ci sono comunicazioni ufficiali e l’unico modo che si ha per informare è quello di citare indiscrezioni e voci di corridoio. La qual cosa, fino a prova contraria, è diritto e dovere della stampa, a patto che i rumors non vengano presentati in mala fede come notizie. Nel caso da voi citato non abbiamo dato per certo nulla, tant’è che abbiamo scritto “si vocifera”. Per cui risulta alquanto fuori luogo la frase finale del vostro comunicato, che riporto per intero: “Infine, invitiamo Ciavula ad affidarsi a fonti veritiere senza dar spazio a infondati vociferii, riportando, quindi, notizie reali e completate con nomi e cognomi”.
Devo rispondere anche a voi come ho fatto ad altri: non prendiamo lezioni di giornalismo da nessuno. Riteniamo alquanto probabile che il pentastellato in questione folgorato sulla via del Partito Democratico e delle grandi coalizioni non diventerà assessore e continuerà ad insultarci dai social network come ha già fatto ma l’ipotesi, per quanto inverosimile, è stata ventilata ed è nostro dovere riferirla.
In queste fasi, molto concitate per quanto riguarda l’eterogeneo gruppo che amministrerà Caulonia, non ci sono comunicazioni ufficiali e l’unico modo che si ha per informare è quello di citare indiscrezioni e voci di corridoio. La qual cosa, fino a prova contraria, è diritto e dovere della stampa, a patto che i rumors non vengano presentati in mala fede come notizie. Nel caso da voi citato non abbiamo dato per certo nulla, tant’è che abbiamo scritto “si vocifera”. Per cui risulta alquanto fuori luogo la frase finale del vostro comunicato, che riporto per intero: “Infine, invitiamo Ciavula ad affidarsi a fonti veritiere senza dar spazio a infondati vociferii, riportando, quindi, notizie reali e completate con nomi e cognomi”.