Azzardo: ai calabresi non piace

Azzardo: ai calabresi non piace

Redazionale

Nonostante in Italia il settore azzardo continui ad essere in espansione cosa diversa accade in Calabria dove, a quanto pare la passione non coinvolge poi così tante persone.
Nel BelPaese si spendono oltre 339 euro mentre  in Calabria si spende poco più di 186. In Calabria si spendono poco men di 310 milioni di euro in gioco e, nonostante le offerte della rete quasi tutti preferiscono il gioco fisico. Qualche mese fa l’Osservatorio del Politecnico di Milano ha messo in evidenza come  nelle Regioni del Sud l’azzardo, soprattutto online, sia in costante aumento noi andiamo in controvento.
In rete parecchi sono i calabresi che hanno scoperto un nuovo gioco: Flame Dancer ma per lo più si tende ad evitare la rete, forse anche perchè i giocatori calabresi sono di una fascia di età medio altra.
Ad oggi in tutto il territorio regionale è massima l’allerta GAP, il gioco d’azzardo patologico e compulsivo inizia a essere visto come un nemico da combattere su tutti i fronti, nonostante tutto manca un piano di azione condivido, in Calabria infatti forse proprio perchè si gioca poco, non esiste una norma regionale che contrasti la ludopatia. Ad oggi tutto ciò che esiste in vigore è dovuto alla sensibilità di sindaci e giunte ma nessuna norma regionale è ancora stata redatta. E’ una lacuna che mette in allarme in particolare il terzo settore.
Per velocizzare la richiesta di una norma regionale è intervenuto spesso il Movimento 5 Stelle che con i MeetUp locali raccoglie firme e sensibilizza la cittadinanza, non solo loro però tantissimi infatti nel nostro territorio sono i locali commerciali che hanno aderito alla rete Slot-Free.


Se il gioco d’azzardo sembra non far paura quello che spaventa è l’usura. Infatti, spesso quando si gioca d’azzardo si può avere necessità di fondi e, è proprio questo il business pericoloso in cui spesso cadono i nostri concittadini.
Sembra infatti che il malaffare continui ad agire senza scrupoli verso coloro che sono dipendenti dell’azzardo.
L’usura aumenta quando la povertà cresce e, nel nostro territorio, la crisi economica ha causato sin troppe vittime.
La Calabria  ha un reddito pro-capite tra i  più bassi di Italia e purtroppo ha una grossa incidenza di usura.
Per questo motivo urge, a detta di tanti, una norma regionale capace di regolamentare l’azzardo, ridurre il rischio di dipendenza e sopratutto colpire gli usurai.
Dalle nostre parti poi non di rado vengono segnalate infiltrazioni criminose nei luoghi di gioco fisico, è chiaro che il crimine organizzato non può stare alla larga dall’usura o da un business come quello dell’azzardo che nonostante i bassi tassi calabresi può diventare un bacino interessante dove poter mettere in piedi vere e proprie azioni di riciclaggio di fondi.

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