Bonifica area BP a Siderno: bella e importante la manifestazione, ma…

Bonifica area BP a Siderno: bella e importante la manifestazione, ma…

Un pezzo di popolo che pratica democrazia e cittadinanza, evento così terribilmente raro in questi tempi magri, merita una devozione sacrale: la manifestazione di Siderno, dedicata alla bonifica dell’ex fabbrica BP di Località Pantanizzi – una “bomba ecologica” sempre pronta a deflagrare – rientra ampiamente nella categoria.

L’Amministrazione Comunale di Siderno ha avuto l’intelligenza e la lungimiranza di produrre un atto sommamente politico, chiamando una parte del popolo di questo nostro territorio ad assumere un ruolo di vero protagonismo democratico, costruendoci insieme un’alleanza che dovrà avere gambe lunghe ed allenate per andare quanto più lontano possibile.

La bonifica dell’ex fabbrica BP interroga la coscienza più intima di un intero comprensorio, ci pone dinanzi al più perentorio dei bivi: reclamare – con forza ed efficacia, anche contro ogni immediato egoismo di tipo economico – un ambiente sano in cui edificare i nostri percorsi futuri; oppure, acconciarci ad un lassismo reiterato contro il nostro territorio, ad una violenza ambientale e naturalistica che distrugge ogni ipotesi di sviluppo.

La buona partecipazione di sabato 7 Luglio, di cittadini quasi inermi dinanzi ad un sole e ad una temperatura a dir poco soverchianti, dimostra che vi è un potenziale di resistenza democratica e culturale, testimonia della volontà di non chinare il capo dinanzi a disegni preordinati dall’alto.

 

Eppure, soprattutto in una prospettiva di ricerca della vittoria, bisogna imparare ad andare oltre le mere battaglie residuali. Se una critica va mossa alla manifestazione di sabato scorso, questa va diretta alle parole d’ordine usate soprattutto nel dibattito conclusivo: quasi frenate e incompiute, private dell’effettiva carica democratico-rivendicativa insita nell’evento in sé. Cui si aggiunge, specchio riflesso di una politica che ha smesso di giocare la sua parte e che è ampiamente sconnessa da ogni tessuto sociale e popolare, l’assenza di numerose figure fra sindaci, consiglieri regionali e parlamentari.

Non basta scrivere lettere rituali alla Regione o al Ministero. Non basta sancire ecumenicamente che tutte le parti politiche garantiranno il loro contributo nella contesa data. Non basta proclamare solennemente che “si dovrebbe fare così”. Serve di più, la battaglia va portata su un terreno ancora più politico, coinvolgendo in modo diretto e specifico gli interlocutori istituzionali (la Regione deve rispondere al pari del Governo e del Parlamento, altro che la mera presentazione di missive che lasciano il tempo che trovano), individuando le controparti politiche e partitiche cui indirizzare la propria azione rivendicativa (il Partito Democratico, forza di governo a livello regionale e nazionale, deve rispondere in termini concreti), operando nel tempo presente e nel modo indicativo invece che nel tempo futuro e nel modo condizionale (la bonifica serve “qui ed ora”, la salute delle persone viene prima di ogni altra cosa).

La manifestazione sulla bonifica dell’area BP, di conseguenza, deve costituire il proverbiale punto di partenza: da qui, occorre iniziare un percorso crescente di lotta popolare, capace di coinvolgere tanti pezzi di popolo e di comunità, accendendo i riflettori su tutte le situazioni di feroce aggressione al nostro territorio e al nostro ambiente. Siderno, principale centro economico e demografico, indichi la strada verso cui muovere.

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