CI MANCAVANO I FASCISTI A RIACE…

CI MANCAVANO I FASCISTI A RIACE…

Niente e nessuno potrà mai scalfire il capolavoro di umanità che Mimmo ‘il curdo’ ha realizzato nella sua Riace. In tanti e in tutti i modi finora ci hanno provato, con le buone, con le cattive, con le minacce, con l’ostruzionismo politico e finanche con la macchina del fango. Sicuramente è un disegno che mira a distruggere le politiche sull’accoglienza più in generale, ma Mimmo non si è mai piegato, non ha mai abbandonato il suo sogno di vita per il suo paese. Alla fine sono arrivati pure i fascisti, che forti dell’alleanza con Salvini sono venuti a contestargli l’accusa, addirittura, di caporalato e sfruttamento. Mancavano solo loro all’appello. Ora il plotone è al completo. Ma quei quattro reazionari nostalgici del ventennio hanno soltanto rimediato una magra figura, erano solo loro,14-15 a suonarsela e a cantarsela. Hanno solo perso una occasione d’oro per stare zitti. Hanno lasciato il tempo che hanno trovato cioè zero. Ma Mimmo, ormai,non si sorprende più di tanto. E’ un attacco sferrato dalla destraoscurantista, nei confronti di chi si è sempre dichiarato orgogliosamente di sinistra. E’ normale. Pare che per questi fanatici dell’odio razziale, i fatti di mafia capitale e del cara di Isola Capo Rizzuto, al confronto del “traffico di carne umana”compiuto a Riace, siano bazzecole. Ci sarebbe da ridere se non avessero superato la più scellerata e perversa delle fantasie umane. Perché questi attacchi violenti al sindaco di Riace e all’integrazione sociale? Perchè si cerca di distruggere unprogetto e insieme colui che lo incarna che mira agli ideali della solidarietà che accoglie e accomuna, della legalità che garantisce e protegge, della lotta contro la povertà ed è a favore degli ultimi della terra? A questo punto, la domanda che pone la brava giornalista Alessia Candito sul corriere della Calabria diventa estremamente importante: A chi fa paura Mimmo Lucano?
Pasquale Aiello

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