Reggio Calabria: Crolla un altro grosso albero, distrutto il Gazebo di “Sottozero”

Reggio Calabria: Crolla un altro grosso albero, distrutto il Gazebo di “Sottozero”

Fonte: Stretto Web

Un altro grosso albero del Lungomare di Reggio Calabria è crollato al suolo stanotte, stavolta piombando sul Gazebo di “Sottozero”, distruggendolo (vedi foto nella gallery a corredo dell’articolo). E’ bastato un po’ di vento dopo il gran caldo dei giorni scorsi e la siccità pesantissima degli ultimi mesi, che questo gigantesco ficus secolare è stramazzato al suolo in modo non del tutto improvviso. Infatti il primo crollo di questa stagione risale al 28 Giugno, sempre sul Lungomare (qui le foto), poi abbiamo avuto altri episodi in città nel giro di pochi giorni, allo stadio Granillo il 1° luglio e in una traversa di via De Nava il 2 luglio. Dopo pochi giorni, il 5 luglio, abbiamo intervistato il Direttore della Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea che ha messo gli strumenti e le competenze dell’ateneo a disposizione del Comune. Comune che però su questi episodi non ha speso una sola sillaba, non è intervenuto, non ha ritenuto doveroso prendere in considerazione qualsiasi intervento o, almeno, non lo ha esternato ai cittadini nonostante il proliferare di post su facebook da parte di Sindaco, Assessori e Consiglieri, sugli argomenti più vari, dalle polemiche tra Falcomatà e Renzi che non si amano più fino all’importanza dell’accoglienza degli immigrati, passando addirittura per il mercato del Milan. Ma sugli alberi crollati in città e sulla pubblica sicurezza, neanche una sillaba.


Oggi l’ennesimo episodio, stavolta molto più pesante perché va a colpire una delle più importanti attività del Lungomare, punto di riferimento per cittadini e turisti. Da “Sottozero” è stata una notte molto difficile. Fortunatamente non risultano morti. Ma non riteniamo si debba aspettare il morto per prendere doverosi e opportuni provvedimenti per tutelare la sicurezza dei cittadini. Tra risse violente di extracomunitari e alberi abbandonati all’incuria e al degrado, in questa città depressa e piegata è diventato pericoloso addirittura fare una passeggiata sul Lungomare.

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