Ammendolia – Riccio – Belcastro: la deriva a destra del comune di Caulonia

Ammendolia – Riccio – Belcastro: la deriva a destra del comune di Caulonia

Chi scrive un decennio fa è stato candidato a Sindaco di Caulonia ed ha perso, e non di poco, contro Ilario Ammendolia. Eppure non posso non riconoscere che l’amministrazione Ammendolia ha prodotto una serie di politiche interessanti, chiaramente connotate a sinistra. Ammendolia ha reso Caulonia paese dell’accoglienza, tra mille difficoltà e pregiudizi. Ammendolia ha ridato centralità nella Locride al nostro comune, anche attraverso il prestigioso incarico ricoperto in seno all’Assemblea dei Sindaci. Ammendolia ha amministrato riempiendo ogni atto amministrativo di Politica. Anche con l’utilizzo, forte, dei simboli, non si può negare che la sua amministrazione abbia avuto una chiara collocazione ideologica. Quando si dedica una statua ai contadini non si modifica la realtà materiale, ma si incide sulla cultura collettiva. Quello che lui ha sempre definito, utilizzando un nome orribile, “Progetto Caulonia” altro non era che il tentativo di riempire ogni atto amministrativo di senso Politico. Ovviamente è emersa la sua cultura politica, di sinistra nei richiami al mondo contadino, ai migranti ultimi della Terra, alle popolazioni delle frazioni di Caulonia abbandonate.

Non sono qui per tessere le lodi dell’amministrazione Ammendolia ma per affermare con forza che Ilario ha colmato di Politica di sinistra il suo essere amministratore.

Tutta un’altra storia con Ninni Riccio.

Riccio è stato un amministratore. Punto.

L’amministrazione Riccio è stata sempre lontana dalla politica. Quasi impossibile rintracciare nei cinque anni di amministrazione una connotazione di destra o di sinistra. Eppure gli attori erano più o meno gli stessi. La differenza non è da ravvisare nella composizione del consiglio comunale o della giunta nè in quella di chi componeva la maggioranza, ossia sempre il Partito Democratico. Un partito che anche a livello nazionale dimostra di essere tanti partiti, di non avere una chiara collocazione ma di volere giocare a fare il partito pigliatutto. I democratici sono quelli che stanno con gli operai ma anche con gli imprenditori, quelli che stanno coi migranti ma che vogliono anche difendere i confini, quelli che sono contro la guerra ma aumentano le spese militari e via dicendo. E a Caulonia, a memoria, non mi viene in mente nemmeno una proposta utile avanzata dal Partito Democratico che pur continua ad amministrare da molti anni.

La differenza sta nelle figure leader: Ilario Ammendolia, cresciuto a pane e politica e Ninni Riccio, dottore stimato e persona corretta ma senza alle spalle una vita di militanza.

Poi è arrivata l’amministrazione Belcastro, che nel giro di poche settimane ha battuto tutti i record producendo disastri su disastri. Da un’amministrazione guidata dalla segretaria del Partito Democratico ci si sarebbe attesa una svolta rispetto all’Amministrazione Riccio. Abbiamo pensato che la Politica sarebbe tornata al Comune. Ed in effetti ci è tornata, ma con una preoccupante tendenza di destra.

L’amministrazione Belcastro ha dichiarato guerra all’accoglienza e per farlo non ha esitato a sacrificare, in nome di una presunta legalità (ma dovrebbero spiegare chi ha commesso le illegalità, forse l’amministrazione di cui l’attuale sindaco era vicesindaco?), il lavoro di 43 nostri concittadini che da giorni vivono la disperazione della disoccupazione e a cui esprimiamo profonda vicinanza.

E ancora, l’amministrazione Belcastro si è prodigata ad emanare un’ordinanza di chiaro stampo securitario (e quindi inutilmente demagogica e inapplicabile) sul tema della prostituzione. Un’ordinanza che lo stesso Ilario Ammendolia ha definito, a ragione, fascista e leghista (QUI).

Il baricentro della politica cauloniese si è chiaramente spostato a destra e al sottoscritto non sembra paradossale che a consentirlo sia proprio il Pd. E’ la conseguenza di certi accordi elettorali che hanno sacrificato l’unità del centro sinistra per il potere.

Meno male che Mimmo Cavallaro e Carlo Frascà faranno suonare i 99 Posse al Festival di Tarantella. A loro sarà interessante chiedere cosa ne pensano di queste scelte reazionarie dell’amministrazione cauloniese.

Credevo che nessuno avrebbe potuto farmi rimpiangere l’amministrazione Riccio, che non aveva un’anima politica.

Bè, invece ci sono riusciti.

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