Editoriale: oggi non manifesteremo a Riace contro la magistratura ma per difendere l’altro mondo possibile

Editoriale: oggi non manifesteremo a Riace contro la magistratura ma per difendere l’altro mondo possibile

Oggi è il giorno in cui centinaia di persone confluiranno a Riace per esprimere sostegno e solidarietà a Mimmo Lucano dopo che si è visto recapitare un avviso di garanzia per reati gravi.

Ho saputo dell’avviso di garanzia dalla stampa e da allora non ho potuto incontrare Mimmo e non sono nemmeno riuscito a sentirlo telefonicamente, ma ho avuto contatti con tanti e tante che, da ogni dove, esprimevano incredulità e sdegno per quanto sta accadendo.

Voglio spiegare le ragioni che mi hanno spinto ad essere tra i promotori della manifestazione che si terrà oggi a Riace, visto che certi soggetti tentano di strumentalizzarla distorcendone il significato.

Oggi non manifesterò contro la magistratura. Massimo rispetto per chi indaga. Sfido chiunque a trovare nell’appello/convocazione della manifestazione di oggi una sola parola contro il lavoro dei magistrati.

Oggi manifesterò perchè sono convinto della buona fede di Mimmo. Chiunque lo conosca sa che tipo di rapporto Domenico abbia con l’economia, sa quanto sia allergico al denaro e quanto disprezzi l’arricchimento personale. Mimmo è figlio di una scuola di pensiero che sostiene che se qualcuno possiede tanto, di conseguenza c’è qualcun altro che ha poco. Mimmo da sempre vive tra gli ultimi e con gli ultimi, considerandosi tale anche lui, nonostante la visibilità che ha avuto in questi anni. Mimmo non è ricco, non lo era prima e non lo è diventato di certo facendo il Sindaco. Mimmo in questi anni ha sacrificato TUTTO per realizzare, in piccolo, l’altro mondo possibile per il quale ci battiamo.

Un amico che lavora nella pubblica amministrazione mi ha detto in questi giorni: “Per quelli come noi non c’è niente di più facile che ricevere un avviso di garanzia”. Ed è vero. Chi ha a che fare con soldi pubblici è sempre a rischio e non bisogna essere Lupin per finire indagati. E un avviso di garanzia non è certo una condanna, anche se a volte lo diventa. Lo diventa quando viene sbandierato da chi vuole affossare un modello di accoglienza scomodo, da chi da sempre soffia sul fuoco della paura verso il diverso e non può tollerare che esista un’oasi, conosciuta in tutto il mondo e chiamata Riace, dove sono tutti uguali perchè sono tutti diversi.

Oggi manifesterò perchè sono sicuro dell’onestà di Domenico Lucano e voglio essere vicino all’uomo ancora prima che al personaggio pubblico.

E oggi manifesterò perchè l’accoglienza diffusa va difesa. E’ l’unica alternativa umana al vero business dell’accoglienza, quello legale e incentivato dallo Stato dei megacentri in cui vengono ammassati centinaia di esseri umani, spesso affidati a persone senza competenze e che lucrano su questo fenomeno.

Oggi andrò a Riace con in testa Peppino Lavorato, ex Sindaco comunista di Rosarno, che con la voce impastata dall’anestesia e dalla sofferenza, mi ha telefonato non appena uscito dalla sala operatoria per dirmi con la solita grinta e passione: “Riferisci a Mimmo che la lotta continua. Non ci arrenderemo!”.

Peppino, la lotta continua insieme a te e a tutti quelli che oggi a Riace si stringeranno intorno a Mimmo l’Onesto.

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