Giovanni Maiolo: “Ciavula fornirà la spesa alimentare, per diversi mesi, a 200 cauloniesi bisognosi”

Giovanni Maiolo: “Ciavula fornirà la spesa alimentare, per diversi mesi, a 200 cauloniesi bisognosi”

di Giovanni Maiolo – Direttore di Ciavula

Viviamo in un mondo nel quale l’1% della popolazione mondiale, costituita da super ricchi, possiede più risorse del restante 99%. Sembra uno slogan invece è la realtà. A qualcuno potrà anche stare bene, ma qualcun altro come noi si indigna e sa che non è giusto. Produciamo cibo sufficiente a sfamare l’intera popolazione mondiale eppure nel 2016 ben 815 milioni di persone, l’11% della popolazione mondiale, ha sofferto la fame. E non c’è bisogno di pensare necessariamente all’Africa o ai luoghi che nell’immaginario collettivo simboleggiano la “povertà” materiale perchè questo virus è vivo anche nelle nostre comunità, solo che a volte è ben mascherato e non ce ne accorgiamo.

Il progetto al quale lavoriamo da tempo e che a brevissimo si concretizzerà nella distribuzione di derrate alimentari a cadenza settimanale a circa 200 persone per diversi mesi, si chiama “Nessuno resti indietro”.

Perchè sono in troppi quelli rimasti indietro in questi anni di crisi economica.

Lo abbiamo già fatto l’anno scorso, abbiamo sostenuto decine e decine di persone, soprattutto nelle frazioni di Caulonia, che avevano difficoltà addirittura a mangiare. Una spesa settimanale di una cinquantina di euro a qualcuno sembrerà nulla, per altri, anche nel nostro territorio, fa la differenza tra l’andare a dormire con la pancia vuota o piena. Abbiamo scoperto, in giro per l’enorme territorio cauloniese, situazioni di disagio sociale che non immaginavamo. Ed è da quelle situazioni che la politica degna di questo nome dovrebbe ripartire, dagli ultimi, da quelli che hanno più bisogno.

Accusateci pure di demagogia, ma noi non ci voltiamo dall’altra parte di fronte a dei nostri compaesani che chiedono aiuto. Preferiamo sporcarci le mani e agire.

Come ho sentito dire all’unico leader europeo che mi rappresenta, lo spagnolo Pablo Iglesias di Podemos, la Politica ha a che fare con le necessità del tuo vicino, con quello che ha fame, con la signora anziana che non può pagare la bolletta e resta senza luce o senz’acqua. Invece la politica in salsa nostrana ha abbandonato certi temi, se ne è allontanata e la gente di conseguenza ha cominciato a disprezzarla e a disprezzare il ceto politico diventato casta.

Caulonia è appena uscita da una campagna elettorale senza idee. Qualcuno ci ha provato a dare degli input ma quale visione complessiva è emersa? Nessuna. La politica è stata messa da parte. Noi siamo un giornale partigiano e sappiamo bene da che parte stare. Il lato della barricata che scegliamo è sempre lo stesso e lo abbiamo fatto anche in questa occasione.

Non siamo assistenzialisti ma sappiamo che laddove i bisogni primari non sono soddisfatti bisogna intervenire per soddisfarli. Non siamo una istituzione pubblica, siamo semplicemente la testata di una società cooperativa di cui mi onoro di essere stato socio fondatore e che porta il nome di un grande rivoluzionario, Thomas Sankara, che viene definito il “Che” Guevara africano. Il giovane presidente del Burkina Faso, morto assassinato, aprì la radio nazionale ai cittadini: chiunque poteva andare in diretta negli studi radiofonici ed esprimersi, facendo proposte o esprimendo critiche. Decise di abbassare il prezzo della carne per permettere anche ai ceti popolari di acquistarla. Prima di lui, solo l’alta borghesia poteva permettersela. Si rifiutò di pagare il debito pubblico ai colonialisti e via dicendo.

E la cooperativa che porta il suo nome effettuerà direttamente, attraverso alcuni redattori di Ciavula, la distribuzione alimentare settimanale. La spesa verrà portata direttamente a casa di chi ne ha bisogno, permettendoci anche di continuare la nostra mappatura del disagio sociale.

Questo impegno non riguarderà solo il comune di Caulonia, ma soprattutto Caulonia.

Se il progetto “Nessuno resti indietro” si sta realizzando è grazie alla società cooperativa Sankara e mi tocca ringraziare in particolare Alessia Barbiero, presidente del Consiglio di Amministrazione, e Francesca Basoli, socia fondatrice e progettista, senza la quale questa esperienza non sarebbe stata possibile. E’ lei il vero motore di queste nostre iniziative. E un ringraziamento è doveroso anche agli altri partner del progetto, la Rete dei Comuni Solidali, sempre presente, e il laboratorio Cristiano Sociale.

Noi ripartiamo dal basso, come sempre. Da quelli che non hanno abbastanza o non hanno niente.

Noi stiamo con loro. Concretamente.

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