S.IN.A.PSI e Gunilla Klensmeden: l’approccio Schema Therapy
Si è svolto il 29 e il 30 settembre il secondo step del corso intensivo “Schema Therapy”, condotto dalla dott.ssa Gunilla Klensmeden, psichiatra psicoterapeuta norvegese, la quale presenza, poco più di un anno fa, era stata fortemente voluta dall’associazione S.IN.A.PSI. Difatti, con un primo corso introduttivo sulla Schema Therapy, condotto a giugno 2016, la Dott.ssa Klensmeden aveva presentato ai corsisti l’efficacia di tale approccio terapeutico, utilizzato nella sua pratica clinica insieme all’EMDR, altro potente metodo psicoterapico. Tale è stata la bravura e l’eccellenza della dott.ssa Klensmeden nell’illustrare l’approccio da generare nell’associazione stessa e nei corsisti, il desiderio di poter approfondire la pratica della Schema Therapy. L’assunto centrale della Schema Therapy si basa sull’esistenza di bisogni emotivi fondamentali i quali, se frustrati durante l’infanzia, danno origine a schemi disfunzionali precoci. Il trattamento è finalizzato alla modificazione degli schemi e degli stili di coping e al soddisfacimento dei bisogni emotivi precedentemente frustrati. Tale approccio si avvale di tecniche cognitive, comportamentali, esperenziali e della relazione terapeutica. La Schema Therapy è stata sviluppata dallo psicoterapeuta newyorkese Jeffrey Young, con il quale la dott.ssa Klensmeden si è formata. Young, tra i diversi volumi scritti, ha redatto “Reinventa la tua vita”, un manuale di auto-aiuto, ottimo strumento non solo per il terapeuta, ma anche per il paziente stesso, che viene reso protagonista del suo cambiamento. Partendo da esso, la Klensmeden ha illustrato gli schemi disfunzionali in dettaglio e gli step per modificarli. Le due giornate non si sono presentate come semplici lezioni frontali, ma scambi attivi e dinamici. La dott.ssa Klensmeden ha proposto alcuni esercizi di imagery, ai quali i corsisti hanno preso parte; ha inoltre presentato il concetto di schema mode e ha esposto il trattamento del Disturbo Bordeline step by step: qui, un’interessante dimostrazione in cui una delle terapeute presente tra i corsisti, esponendo un proprio caso clinico, ha giocato il ruolo della sua paziente borderline, verso la quale la Dott.ssa Klensmeden ha condotto un esempio di terapia, dialogando direttamente con l’Io- bambino vulnerabile della paziente stessa. Accanto alle dimostrazioni pratiche, si è affiancata la visione dei video di alcune terapie condotte da Jeffrey Young, delle quali la dott.ssa Klensmeden ha spiegato meticolosamente i singoli passaggi, dal chiedere al paziente di pensare ad un’immagine sofferente della sua infanzia, al reparenting, ovvero alla soddisfazione dei bisogni emotivi da parte del terapeuta, il quale, chiedendo il consenso al paziente, entra nell’immagine prendendosi cura di lui. Tra gli obiettivi, quello di trasformare la convinzione del paziente da “Io sono così” a “La vita mi ha reso così”.
L’associazione S.IN.A.PSI, della quale la dott.ssa Daniela Diano ne è presidente, ha scelto come location per svolgere il corso l’Agriturismo Villa S. Maria (Gioiosa Jonica), immerso nel verde degli ulivi, all’interno del quale i corsisti hanno avuto modo di assaggiare i prodotti tipici locali.
A fine corso, l’associazione S.IN.A.PSI, che ad oggi vede la presenza di 33 soci, ha potuto constatare come la voglia di crescere e di creare spazi di proficui scambi e confronto, abbia ben raggiunto anche i colleghi giunti dalle più lontane province della Calabria.
Un’altra soddisfazione che si aggiunge alle altre e che farà da spinta a quelle future.
L’associazione S.IN.A.PSI