La Commissione antimafia non può rivelare i nomi dei massoni mafiosi

La Commissione antimafia non può rivelare i nomi dei massoni mafiosi

Notizia tratta da: ilsole24ore.com

Nella relazione su “Mafia e massoneria” approvata ieri dalla Commissione parlamentare antimafia, la presidente Rosy Bindi ha messo in evidenza una clamorosa contraddizione tra la Costituzione, la “legge Anselmi” del 1982 che vieta le associazioni segrete e la legge sulla privacy che tutela la riservatezza.
Conseguenza: i nomi dei massoni condannati per mafia o comunque coinvolti in fatti legati alla criminalità organizzata non possono essere divulgati dalla stessa Commissione antimafia che, pure, alcuna remora aveva avuto nelle occasioni in cui comunicò i nomi dei cosiddetti “impresentabili” in corsa in alcune passate competizioni elettorali. O forse, chissà, proprio le polemiche che seguirono in quel caso (ad esempio con l’attuale Governatore della Campania Vincenzo De Luca) hanno suggerito maggiore cautela.

Fatto sta che nella relazione si legge che si potrebbe prefigurare una responsabilità giuridica (in altre parole una querela con il rischio di affrontare un processo) in capo a chi (in primis la stessa Commissione) «può sicuramente riportare la notizia, pubblica, di una condanna per mafia ma non può incredibilmente riferire che è stata pronunciata a carico di un soggetto iscritto alla massoneria, perché questo va considerato un “dato sensibile”, in base alla disciplina della privacy».

 

CATEGORIES
TAGS
Share This