Poca gente per gli ALMAMEGRETTA, poco coraggio per i gioiosani

Il concerto degli ALMAMEGRETTA a Gioiosa Ionica, evidentemente, è nato sotto una cattiva stella.

Dopo l’annullamento dello spettacolo di Agosto 2016 a causa del maltempo, l’evento di lunedì 18 Dicembre non ha avuto il successo di pubblico che pure meritava.

Organizzazione affrettata (dipesa dalle scadenze ultimative poste dal gruppo musicale), promozione pubblicitaria minimale (sarebbero serviti più tempo e più spese), condizioni climatiche quasi proibitive (difficile seguire un concerto musicale quando la temperatura supera appena i zero gradi centigradi): il risultato, semplicemente e letteralmente, è stato una serata poco riuscita.

Il Comune di Gioiosa Ionica, gli va dato atto, ha voluto in ogni modo recuperare il concerto annullato nell’Agosto del 2016 (che, di certo, avrebbe avuto tutt’altro successo): i soldi spesi allora meritavano comunque di essere valorizzati, anche a distanza di tempo. Tuttavìa, nella piccola e provinciale Gioiosa Ionica, un gruppo come gli ALMAMEGRETTA – qualità superiore, marchio inconfondibile della scena musicale italiana degli ultimi 20 anni, ma comunque lontani dal circuito nazional-popolare e dal mainstream mediatico – può funzionare soltanto in un determinato contesto temporale (periodo estivo) e con alle spalle un supporto promozionale di portata consistente.

Questo è un elemento di sociologìa di provincia (se così ci è lecito dire) che sarebbe assai interessante poter investigare. Nella nostra Gioiosa, che pure rappresenta una comunità di indiscutibile vivacità sociale, risulta sempre molto difficile avanzare proposte culturali innovative, maggiormente coraggiose ed ambiziose, più “spinte” rispetto al canovaccio consolidato della musica popolare o delle sagre di paese. A maggior ragione se questa offerta culturale viene proposta in periodi dell’anno poco felici per la partecipazione popolare.

Conosciamo bene il contesto territoriale e mentale in cui operiamo, non vogliamo astrarci presuntuosamente: ma in altri luoghi vicini, anche molto simili a Gioiosa Ionica, si registra un gusto per l’innovazione e la sperimentazione culturali che la nostra comunità, al contrario, non sembra apprezzare più di tanto. Forse, una delle grandi scommesse della politica gioiosana – una politica che non si basi soltanto sull’ordinaria amministrazione o sul “già visto e sentito” – sta anche in questo: diversificare e ampliare gli orizzonti del tessuto sociale e culturale, a partire da eventi e manifestazioni che si intendono organizzare nella nostra comunità.

Una riflessione come tante altre, facilmente opinabile: ma si cresce anche così, sapendo andare talvolta anche “in direzione ostinata e contraria”.