Enza Bruno Bossio pronta a prendere il posto di Federica Roccisano

Enza Bruno Bossio pronta a prendere il posto di Federica Roccisano

Notizia tratta da: corrieredellacalabria

Per conoscere la verità di Federica Roccisano bisognerà attendere mercoledì prossimo, giorno in cui l’ormai ex assessore regionale al Lavoro terrà una conferenza stampa (in un noto hotel di Lamezia Terme) per spiegare le sue ragioni e dare la sua interpretazione dei fatti. Certo è che Roccisano non ha preso per niente bene né la decisione di Oliverio di “licenziarla”, né il modo scelto per darle il benservito. Nella testa della giovane docente universitaria frullano le parole usate dallo staff del governatore per scaricarla: «Nei mesi scorsi su alcune problematiche di particolare rilevanza sociale sono emersi limiti ed insufficienze nella conduzione dell’assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali che hanno contribuito ad alimentare, in diverse circostanze, un clima di tensione sociale». Davvero troppo per un assessore che, fin dall’inizio della sua esperienza alla Cittadella, iniziata nell’estate del 2015, si è sempre mostrata sollecita rispetto a ogni desiderata del capo della giunta. Ma, solo per ora, Roccisano non ha intenzione di rispondere ad affermazioni che reputa degradanti per la sua professionalità e alla luce dei due anni e mezzo di lavoro gomito a gomito con il presidente. «La mia risposta è lasciarlo cuocere nel suo brodo per qualche altro giorno ancora, dopo le “belle” parole che mi ha riservato», avrebbe detto l’ex assessore ai suoi più stretti collaboratori. Un’affermazione che lascia presagire dichiarazioni al veleno in occasione della conferenza stampa di mercoledì.

La revoca dell’incarico a Roccisano ha colto di sorpresa buona parte del mondo Pd. Perché è vero che sulla testa della “prof” di Caulonia pendeva da tempo la fatwa del capogruppo Pd Sebi Romeo e della sua cerchia, ma nessuno si aspettava un cambio di passo così repentino da parte del governatore, che nelle sue esternazioni pubbliche ha più volte ribadito la volontà di proseguire il lavoro alla Cittadella con la giunta dei tecnici. Ora le cose sembrano destinate a cambiare. Oliverio sarebbe pronto a rivedere le carte in tavola e a preparare un “rimpastino” buono per piazzare alcuni nomi di fiducia a scapito di elementi più sgraditi. La prima revoca ha riguardato Roccisano, la seconda potrebbe interessare da vicino l’attuale vicepresidente, Antonio Viscomi, ormai da tempo ritenuto troppo autonomo e indipendente dal governatore e per questo non controllabile. Ma il repulisti, oltre a consegnare a Oliverio una squadra in cui la primadonna sarebbe solo e soltanto lui, comporterebbe altri vantaggi: tipo salvaguardare politici amici che rischiano di essere travolti alle prossime elezioni. Il riferimento è a Enza Bruno Bossio, in queste ore accreditata come possibile neo assessore in un esecutivo ibrido in cui troverebbero posto i tecnici e i politici.

Tutto torna: finora Roccisano era rimasta in giunta proprio per via della “protezione” che la deputata del Pd e suo marito Nicola Adamo, sempre più “consigliere” privilegiato del presidente, le avevano concesso; l’impegno diretto della parlamentare dem stravolge ora gli assetti e le prospettive. Ogni cosa, però, ha un prezzo. Quella parte di Pd che non si aspettava la defenestrazione di Roccisano si dice ora pronta alle barricate se il governatore non procederà a un rimpasto totale, con la sostituzione integrale degli assessori tecnici con politici eletti a Palazzo Campanella. «Oliverio – mormora un consigliere regionale di primo piano – deve stare molto attento: non accetteremo soluzioni sconclusionate. Va bene la giunta dei tecnici, ma se si aprono le porte ai politici bisogna tenere conto del voto che gli elettori ci hanno tributato nel 2014».
Per Oliverio, già in difficoltà dopo essere stato tagliato completamente fuori dalle trattative romane per le candidature al Parlamento, si apre un inverno caldissimo.

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