Frana strada Prisdarello-Junchi: si passa all’azione legale

Frana strada Prisdarello-Junchi: si passa all’azione legale

Riceviamo e pubblichiamo

Il Comitato per le frazioni di Prisdarello e Junchi, rispettivamente di Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica, dopo la protesta pubblica pacifica del 7 ottobre 2017 e dopo aver sollecitato infruttuosamente le Istituzioni preposte alla sistemazione ed alla messa in sicurezza della strada SP122, ha conferito incarico allo Studio Legale Jirilli-Fazzolari affinchè proceda, nei prossimi giorni, ad inoltrare formale diffida a provvedere al Sindaco ed all’Assessore Viabilità della Città Metropolitana ma anche all’Assessorato Infrastrutture della Regione Calabria, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e per conoscenza ai Comuni di Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica, alla Prefettura, al Settore 13 Difesa del Suolo ed al Settore 12 Viabiltà della Città Metropolitana, alla Consigliera Delegata per la Locride della Città Metropolitana.


Lo stesso Studio Legale, al fine di tutelare gli interessi dei cittadini residenti nelle suddette frazioni, nonchè degli altri utenti della strada, in caso di mancato riscontro nei successivi 15 giorni, si riserva di depositare esposto/querela presso la Procura della Repubblica, alla quale competerà accertare eventuali responsabilità circa l’inaudito ritardo (sono trascorsi più di due anni) per la risoluzione del problema.
Tale decisione è maturata a seguito dell’ultimo esposto fatto in data 19 febbraio scorso dal referente delle comunità, a cui la Prefettura ha dato riscontro invitando formalmente gli enti interessati a porre rimedio ad una concreta situazione di pericolo.
Le comunità ritengono che in uno Stato democratico non è concepibile che una situazione di emergenza quale è quella denunciata pubblicamente con la protesta pacifica dello scorso 7 ottobre, venga gestita o addirittura non gestita con tanta irresponsabilità di fronte ai pericoli di vita che corre la gente.
In effetti i cittadini delle due comunità interne e non solo aspettano da oltre due anni risposte concrete dalla Città Metropolitana e dagli altri enti competenti
E’ di tutta evidenza che dopo più di due anni trascorsi inutilmente, anzi con prese in giro (vedi per ultimo la ridicola farsa della dichiarazione di immediata disponibilità di 150.000 euro pronti disponibili per iniziare le procedure di ripristino, sbandierata pubblicamente con comunicati stampa e interviste televisive ufficiali da parte dei rappresentanti governativi della Città Metropolitana, somme mai messe a disposizione della Struttura Viabilità competente ad intervenire), non ci sono motivi che possano giustificare in alcun modo l’indifferenza, l’incoscienza e l’incuria della Città Metropolitana di fronte a fatti del genere che sono di primaria importanza e priorità proprio perchè si tratta di garantire la pubblica incolumità, il diritto al trasporto pubblico e il diritto alla salute.
La Città Metropolitana, alla luce di questi fatti e di quelli recentemente letti sulla stampa per analoghe situazioni (dove è intervenuta con immediatezza su una frana interessante un paese “vicino” in tutti i sensi a Reggio Calabria), dimostra di essere sempre più di parte e discriminatoria tra paese e paese, lontana dall’ascoltare le esigenze della sua periferia che invece costituisce il cuore pulsante delle nostre Comunità.


I Cittadini delle due popolose Frazioni e di tutte le numerose contrade interne che costituiscono quel territorio e che interessano ben tre Comuni, e cioè Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica e Roccella Jonica, con grande senso civivo e con giustificata preoccupazione per la persistente situazione di pericolo (ieri è stata constatata la presenza di una buca-trappola nei pressi della frana che potrebbe causare sbandamenti dei veicoli con reale pericolo di precipitare nel burrone, nonchè la caduta di pietre e l’ulteriore sdradicamento della segnaletica verticale), non mollano e sono intenzionati ad andare avanti con ogni mezzo per rivendicare i loro diritti e far emergere eventuali responsabilità ed incapacità di gestione della cosa pubblica riferita al caso di specie.

Vincenzo Logozzo

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