Autobomba Limbadi: arrestato il marito di Rosaria Mancuso per porto d’arma abusivo

Autobomba Limbadi: arrestato il marito di Rosaria Mancuso per porto d’arma abusivo

Notizia tratta da: repubblica

Già da ieri pomeriggio, mentre sul luogo dell’esplosione si procedeva con attenzione ai rilievi tecnici, gli artificieri hanno passato al setaccio le campagne circostanti il luogo dell’esplosione, mentre gli investigatori hanno controllato tutte le persone potenzialmente coinvolte o in qualche modo collegate con l’omicidio dell’uomo. E nel tardo pomeriggio hanno bussato alla porta di Sara Mancuso, sorella dei boss dell’omonimo clan mafioso di Limbadi, e ingombrante vicina dei Vinci. Con loro, era da tempo in corso un contenzioso per la proprietà di alcuni terreni, già finito anche nelle aule della giustizia civile e penale. Passata al setaccio la casa della donna, gli investigatori hanno trovato un fucile illegale di proprietà del marito, Domenico Di Grillo, finito in manette per possesso abusivo di arma da fuoco.

Un arresto chiariscono gli investigatori che non è direttamente collegato con l’omicidio, ma che potrebbe essere occasione per effettuare ulteriori e necessari accertamenti tecnici. Sebbene gli inquirenti al momento non si sbilancino, secondo quanto filtra da ambienti investigativi, quella del contenzioso relativo ai terreni rimane una delle piste seguite dagli investigatori. E i Mancuso – dicono indiscrezioni – sono nella rosa dei sospettati. Del resto, Sara (Rosaria) Mancuso è la sorella di Giuseppe “Mbrogghia”, boss ergastolano, unanimemente conosciuto come capo dell’ala militare del clan, Francesco (alias “Tabacco”), Pantaleone (alias “l’Ingegnere) e Diego Mancuso, tutti considerati uomini di vertice dell’ala militare del clan.

Alessia Candito

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