Reggina: una salvezza tranquilla per programmare il futuro

Reggina: una salvezza tranquilla per programmare il futuro

Si è chiusa con il bel pareggio per 1 a 1 contro la fortissima Juve Stabia la stagione 2017/18 della Reggina 1914. Partiti per conquistare una salvezza tranquilla, i calabresi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e sono pronti a programmare il futuro con due certezze: la competenza e l’esperienza dei nuovi dirigenti Giusva Branca e Massimo Taibi.

La Reggina ha salutato al Granillo i propri tifosi con un prestigioso pari contro la Juve Stabia, quarta forza del Campionato e pronta a giocarsi nei playoff le proprie chance di promozione. Una partita molto combattuta che ha visto gli amaranto passare in vantaggio dopo soli 100 secondi grazie a Mezavilla prima di farsi rimontare al 25′ da Sorrentino, abile a raccogliere la respinta di Licastro sul calcio di rigore da lui stesso sbagliato. Emozioni tutte nel primo tempo prima di una ripresa a marce ridotte e in cui le due squadre hanno badato a non scoprirsi troppo.

I calabresi hanno confermato le previsioni di BetStars che li davano ampiamente fuori dai playout grazie a un finale di stagione da incorniciare. Con 8 punti nelle ultime 4 partite gli amaranto hanno conquistato la quattordicesima posizione in classifica e 41 punti. Una base di partenza importante da cui ripartire per programmare il campionato 2018/19.

I due punti fermi a livello sportivo dirigenziale saranno il club manager Giusva Branca e il nuovo direttore sportivo Massimo Taibi, ex portiere di Piacenza, Milan e Manchester United. Quella del 6 maggio contro la Juve Stabia è stata l’ultima partita sulla panchina della Reggina per Agenore Maurizi, tecnico capace di guidare i calabresi per tutta la stagione.

La nuova dirigenza è già alla ricerca del sostituto. Due i nomi su cui si stanno concentrando le indiscrezioni: al momento sembra essere in pole Roberto Cevoli anche se l’allenatore più vicino alla panchina amaranto potrebbe rivelarsi Bruno Trocini, protagonista di una stagione miracolosa e capace di portare il “piccolo” Rende ai playoff.

Qualunque sia la scelta per la panchina, nella prossima stagione si alzerà l’asticella, come ha confermato più volte il presidente Mimmo Praticò ai media locali. La piazza ricorda ancora i tempi della Serie B e della Serie A ma sarà necessario procedere step by step, magari puntando alle prime dieci posizioni del girone C e alla qualificazione ai playoff.

Tre le colonne da cui ripartire a livello tecnico per una squadra che ha avuto problemi soprattutto in attacco (penultimo posto per numero di reti realizzate a fronte della dodicesima difesa): i loro nomi sono Bianchimano, Sciamanna e Giuffrida. Nelle previsioni di inizio stagione la coppia Bianchimano – Sciamanna sembrava destinata a dominare le classifiche di rendimento. Se il primo ha comunque realizzato 9 gol e si è confermato come capocannoniere di squadra, è stato il secondo a mancare a causa di un infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi per 5 mesi. Nelle uniche due volte che sono partiti titolari insieme hanno realizzato due reti.

La speranza dei tifosi amaranto è che Sciamanna torni quello delle 23 reti di due anni fa e che Bianchimano continui su questi ritmi. L’altro punto fermo della squadra sarà Giuffrida, arrivato nel mercato di gennaio e protagonista di 10 partite di alto livello. Il suo obiettivo? Quello di rimanere a Reggio e di guidare il centrocampo della squadra verso i playoff.

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