De Magistris: “Il porto di Napoli pronto ad accogliere i migranti”

De Magistris: “Il porto di Napoli pronto ad accogliere i migranti”

Notizia tratta da: repubblica

 Il sindaco di Napoli è pronto ad accogliere la nave Aquarius nel porto della sua città. Luigi De Magistris infatti annuncia che “Napoli è pronta, senza soldi, a salvare vite umane”. Dice il primo cittadino: “Se un ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli”. Dopo di lui, anche i sindaci di Messina e Palermo si dicono disponibili a far attraccare l’imbarcazione nelle proprie città.

NAPOLI CITTA’ RIFUGIO – De Magistris condivide da anni la stessa battaglia culturale della sindaca di Barcellona Ada Colau che ha definito la propria città – in controtendenza rispetto ad un sentimento generale in tutta Europa di chiusura – “una città rifugio” per i migranti. E’ ancora da verificare sul piano formale se sia possibile disobbedire alla decisione di Matteo Salvini, ma con questa mossa il sindaco tenta di rilanciare un’opposizione di principio al governo giallo-verde.

Spiega il sindaco: “Quella di Salvini è una decisione brutale e contro ogni legge nazionale e internazionale. Così come, se confermata, ci pare sbagliata la dichiarazione di estraneità del governo maltese. Contro le decisioni brutali che mettono a repentaglio vite umane e contro i palleggi, Napoli, città solidale da sempre schierata con chi chiede di essere aiutato, scende in campo: il porto sia aperto, si organizzino subito aiuti ed assistenza. La vita umana per noi continua ad avere un valore assoluto, senza distinzione di colore di pelle”.

MESSINA, REGGIO CALABRIA, PALERMO: PORTI APERTI – Non solo Napoli. Anche Messina, Palermo, Reggio Calabria sono pronte a far attraccare l’imbarcazione nel proprio porto. “La nave Aquarius doveva attraccare a Messina, noi siamo pronti ad accoglierla anche contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini”. Renato Accorinti, sindaco di Messina, ha convocato una giunta di urgenza e inviato una nota al Prefetto e al ministero dando subito la disponibilità all’accoglienza della nave con a bordo i migranti. “Noi diciamo no alle politiche dal sapore fascista del ministro. Siamo città dell’accoglienza e lo saremo anche questa volta, la nave deve attraccare nel nostro porto”. Sulla stessa linea anche il sindaco Leoluca Orlando è pronto ad accogliere la nave Aquarius: “Palermo, la città che a partire dal proprio nome è “tutta un porto”, è stata e sarà sempre pronta ad accogliere le navi, civili o militari che siano, impegnate nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Quelle navi e quegli uomini che rispettano la legge del mare e la legge internazionale, sottraendo alla morte uomini, donne e bambini che alcuni vorrebbero consegnare nelle mani della criminalità internazionale. A violare la legge internazionale, quella che impone come priorità assoluta il salvataggio delle vite umane, è il Ministro dell’Interno italiano che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha dato ulteriore dimostrazione della natura culturale dell’estrema destra leghista.” E prende posizione anche il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Con poche chiare parole: “Noi restiamo umani”.

LE REAZIONI DELLA POLITICA – Oltre ai due sindaci, sono in molti a criticare la decisione del ministro dell’Interno. Maurizio Martina chiama in causa Giuseppe Conte, chiedendone un intervento: “Il presidente Conte assuma un’iniziativa di fronte a quello che sta accadendo dopo le scelte di Salvini”, ha scritto il segretario reggente del Pd su Facebook. “Gli sbarchi si sono ridotti dell’80% dall’anno scorso, non c’è nessuna emergenza ora. L’Italia non va lasciata sola e oggi più che mai non servono drammatici braccio di ferro tra Paesi ma soluzioni coordinate.Chiudere i porti in questo modo può portare solo a gravi rischi umanitari”.

Su Twitter è intervenuta in maniera molto netta Laura Boldrini (Leu): “#Salvini chiude i porti. Poi chiuderà le strade. Poi ci chiuderà in casa. Dopodichè, quando non avrà più nulla da chiudere se non i suoi vergognosi profili social, avrà raggiunto il suo obiettivo: un Paese isolato, riportato ai tempi di sua nonna”. Sempre da Leu, il leader Pietro Grasso ha ritwittato la foto di Salvini con una didascalia chiaramente accusatoria: “Museo della memoria futura. ‘Come è iniziata?’. Olio di ricino su tela 2018”.

Decise parole di condanna anche da Giuseppe Civati: “Il governo giallo-verde assume sempre più tinte nere. La chiusura dei porti decisa dal Viminale, in polemica con Malta, è una propaganda giocata sulle vite umane, tra cui molti bambini, a urne aperte. Uno spot elettorale spietato. Di fronte a questa barbarie non è possibile restare inerti: vengono stravolti i più basilari diritti umani”.

Sul fronte opposto, il centrodestra plaude all’unanimità all’iniziativa di Salvini. A partire dai compagni di partito di Salvini. Così, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha commentato sui social: “Pochi giorni al Governo e i confini, finalmente, vengono difesi”. Approvazione anche dagli alleati forzisti: “Bene fa il ministro Salvini a pretendere finalmente chiarezza sul confine tra azioni umanitarie e doveri di accoglienza dei singoli stati”, ha dichiarato Giorgio Mulè, portavoce azzurro.

Fuori dalle dinamiche della politica italiana, si alza anche la voce di Medici Senza Frontiere, il cui personale si trova proprio sull’Aquarius: Msf “teme che ancora una volta la politica degli stati europei sia posta al di sopra delle vite delle persone. La priorità deve essere la sicurezza e il benessere di chi è a bordo”. Una voce finora in ascoltata da Malta e dall’Italia.

Matteo Pucciarelli e Antonio Fraschillà

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